Abbiamo sempre pensato che il sonno possa migliorare la nostra salute: ora una ricerca scientifica statunitense afferma il contrario.
Sonno e benessere. Spesso, anzi, sempre, siamo stati abituati a considerare fondamentale un sonno adeguato, in termini sia di qualità che di quantità, per poter stare bene. Tanto sotto il profilo fisico, quanto sotto il profilo mentale. E se oggi una ricerca ci dicesse che tutto quello che pensavamo di sapere è, in realtà, totalmente sbagliato?
Si tratterebbe di un importante promemoria e monito di come le nostre attività occasionali, come una notte insonne, possono alterare radicalmente il cervello in appena poche ore. Gli scienziati americani della Northwestern University avrebbero scoperto che la perdita di sonno indurrebbe un potente effetto antidepressivo e ricollegherebbe il cervello al nostro benessere. Lo studio, pubblicato sulla rivista Neuron, ha esaminato l’effetto della rinuncia a una notte di sonno sui topi.
Dormire poco e male rende infelici? La ricerca ribalta le credenze
Andare al massimo per una notte intera, senza andare a dormire, può farci sentire felice per giorni interi. Può sembrarvi qualcosa di impensabile, forse anche di folle. Ma è quello che sostiene uno studio pubblicato recentemente. Perdere una notte di sonno ricollegherebbe il cervello fino a farci sentire in una sorta di estasi, hanno scoperto dei ricercatori statunitensi.
Non sarebbe l’unico beneficio: mentre aumenta l’eccitazione intima o l’aggressività delle persone per alcune ore, un effetto antidepressivo è stato osservato per giorni. Ciò sarebbe dovuto ad un aumento della dopamina, l’ormone del benessere. Ovviamente, la ricerca non auspica una perdita cronica di sonno, dato che il Servizio Sanitario Nazionale di ogni Paese raccomanda agli adulti di dormire tra le sette e le nove ore a notte. Perdere regolarmente tale importo può aumentare il rischio di una serie di problemi di salute, tra cui malattie cardiache, diabete e demenza.
Gli scienziati parlano di una breve perdita di sonno, come l’equivalente di uno studente che trascorre una notte intera prima di un esame. Come detto, la ricerca si è fin qui concentrata sulla reazione dei topi. Gli scienziati hanno privato i roditori del sonno e poi hanno monitorato il loro comportamento e hanno osservato il loro cervello per vedere come li influenzava. Hanno scoperto che i topi erano più attivi e mostravano più comportamenti intimi dopo la privazione del sonno. Il loro cervello ha mostrato un aumento della dopamina, che dà sensazioni di piacere, soddisfazione e motivazione. Ovviamente hanno messo in guardia dal fare regolarmente notti insonni come mezzo per migliorare il proprio umore.