Cosa si intende per indennità di frequenza, i requisiti di questa prestazione per famiglie con figli minori. Entriamo nel dettaglio.
Gli interventi pubblici a favore delle famiglie con prole non mancano dall’Assegno unico e universale al Bonus asilo nido. Sono spesso legati all’Isee familiare con importi che aumentano per soggetti con redditi bassi e in presenza di un maggior numero di figli. Vi sono anche prestazioni erogate a livello regionale e comunale soprattutto nelle situazioni di maggior difficoltà.
Un capitolo a parte riguarda le famiglie con prole disabile a carico. Si tratta certamente di una condizione che richiede maggior cure e in talune circostanze necessità di prestazioni particolari sia in ambito medico e sociale. Non casualmente nell’Assegno unico e universale sono previste delle maggiorazioni negli importi erogati, proprie alle famiglie in queste condizioni.
Indennità di frequenza a chi spetta e come ottenerla
Oltre alle maggiorazioni accennate esiste un’altra importante misura a favore di famiglie con figli minori disabili. Si tratta dell’indennità di frequenza, versata proprio per facilitare l’inserimento scolastico e sociale di bambini che hanno difficoltà a svolgere le funzioni della loro età o che hanno danni permanenti all’udito.
A questo punto si sottolinea un aspetto decisivo: questa prestazione è versata solo ai minori disabili con reddito personale non superiore a 5.391,88 euro per il 2023. Inoltre per l’ottenimento della misura il minore deve frequentare scuole pubbliche o private, oppure centri di formazione professionale con lo scopo del reinserimento sociale della persona, o infine centri ambulatoriali diurni o semi-residenziali per la terapia, riabilitazione e recupero dei disabili.
Questa indennità spetta fino al compimento dei 18 anni per un importo pari a 313,91 euro al mese per 12 mensilità ed è incompatibile con l’indennità di accompagnamento per invalidi assoluti, ciechi totali e parziali, con l’indennità di comunicazione prevista per i sordi pre-linguali e con ogni forma di ricovero. Si ha comunque diritto a scegliere l’opzione per il trattamento più favorevole.
Il versamento dell’indennità di frequenza è limitato alla durata effettiva del corso scolastico o del periodo di riabilitazione, terapia o di partecipazione al centro di reinserimento sociale. La domanda per l’ottenimento dell’indennità di frequenza va inviata all’Inps mediante il portale dell’Istituto con la certificazione medica che attesta i requisiti per la prestazione (entro 90 giorni dalla data del certificato medico).
Oppure si può richiedere l’ausilio di un patronato o di un associazione di categoria. Ogni anno gli interessato o i loro tutori devono spedire all’Inps una dichiarazione che attesta la permanenza dei requisiti, mentre per la scuola basta un’autodichiarazione che vale per tutto il periodo dell’obbligo scolastico.
Ultima informazione importante ai 18 anni l’indennità di frequenza diventa assegno mensile di invalidità o pensione di inabilità civile a seconda dei casi, ma occorre presentare domanda di trasformazione entro 6 mesi precedenti la data di compimento dei 18 anni.