Caso Cospito: in Europa esplodono proteste ed azioni violente. Da Barcellona a Berlino e da Roma a Torino la rabbia anarchica si scaglia contro le ambasciate. Cosa sta succedendo.
Alfredo Cospito, anarchico di 55 anni detenuto da un decennio nel carcere di Sassari, ormai da 100 giorni è in sciopero della fame per protestare contro il regime del 41bis che gli è stato inflitto.
Nel frattempo, in tutta Europa gli anarchici protestano violentemente per la sua liberazione. A tal proposito, si sono di fatto verificati atti violenti contro le ambasciate di Barcellona e Berlino, mentre a Roma e a Torino non sono mancati cortei e proteste. Cerchiamo di capire meglio che cosa sta succedendo.
Proteste ed azioni violente in tutta Europa
Ancora una volta si torna a parlare del caso di Alfredo Cospito, l’anarchico di 55 anni da tempo detenuto nel 41bis del carcere di Sassari, al momento in sciopero della fame per protestare contro il trattamento inflittogli. Un’azione che sta scatenando la rabbia di tutti gli anarchici d’Europa. A tal proposito, non sono mancate azioni violente a Berlino, dove è stata incendiata l’auto di un diplomatico italiano, oppure a Barcellona dove è stata infranta una vetrata del consolato.
Anche in Italia la situazione non è da meno. A Roma c’è stato uno scontro fra anarchici e polizia proprio per via delle proteste, mentre a Torino è stato incendiato un ripetitore. “Fuori Alfredo Cospito dal 41bis” si legge sugli striscioni affissi per le strade della Capitale e non solo. Secondo quanto emerso dalle indagini delle autorità, si tratterebbe di un’azione internazionale di protesta contro il trattamento riservato all’anarchico in carcere con l’accusa di strage.
Il caso Cospito
Come abbiamo anticipato poco fa, Alfredo Cospito è un anarchico di 55 anni, detenuto nel carcere di Sassari da circa un decennio e che, ormai da mesi, è stato sottoposto al trattamento del 41bis. Motivo per cui l’uomo starebbe facendo da 100 giorni uno sciopero della fame che lo sta lentamente consumando.
Al momento sull’uomo pende l’accusa di strage dato che nel 2006, quando si trovava già in carcere per aver gambizzato l’ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, Cospito avrebbe piazzato due pacchi bomba realizzati con delle pentole a pressione fuori dalla scuola allievi dei Carabinieri di Fossano. Inoltre, la scorsa estate la Cassazione avrebbe deciso di riqualificare il reato parlando di strage contro la sicurezza dello stato. Così, dopo aver passato anni nel regime di alta sicurezza, ad aprile i giudici hanno deciso di sottoporre Cospito al 41bis, il regime di carcere duro generalmente riservato ai mafiosi.
Articolo di Veronica Elia