Lo spettro della guerra nucleare continua ad aleggiare sull’Europa: il messaggio dell’Oms appare un preludio al conflitto mondiale.
Da circa un anno a questa parte, da quando cioé la Russia ha invaso l’Ucraina portando per la seconda volta dalla fine della Guerra Fredda un conflitto armato nel nostro continente (la prima volta è stata la guerra in Jugoslavia), lo spettro di una Terza guerra mondiale e dell’olocausto nucleare aleggia in maniera preoccupante.
La pensano così anche gli scenziati che si occupano di stabilire la vicinanza del mondo alla guerra nucleare che appena qualche giorno fa hanno deciso di spostare l’Orologio dell’Apocalisse a 90″ dalla mezzanotte, il valore più basso mai fatto segnare da quando questo strumento di calcolo del rischio di una guerra nucleare è stato inventato.
Il fatto che ci sia una minore copertura mediatica della guerra in Ucraina può fare pensare che si è giunti ad una fase di stallo, ma così non è: l’offensiva russa nell’ultimo periodo ha ripreso vigore e l’Ucraina è tornata a richiedere aiuti militari ed economici ai Paesi occidentali. La Germania per il momento si è rifiutata di consegnare i propri carri armati all’esercito ucraino, ma l’Italia e altre nazioni europee hanno offerto il pieno appoggio.
La situazione è dunque ancora grave come 12 mesi fa e forse è addirittura più tesa. La Russia continua a minacciare ritorsioni nei confronti dei Paesi che si intromettono nel conflitto e torna a ventilare lo spettro di un attacco nucleare. L’ultima volta che Putin ed il suo governo hanno parlato di rischio nucleare è stato pochi giorni fa, quando il Paese est europeo ha minacciato un attacco in caso di consegna di carri armati europei all’Ucraina.
Per nulla incoraggianti sono state poi le parole del Ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale ha fatto capire che un conflitto mondiale potrebbe presto essere inevitabile: “Se i tank russi arriveranno a Kiev, allora sarà la terza guerra mondiale”. Lo scoppio di una guerra mondiale aumenta ulteriormente il rischio del ricorso alle armi atomiche e dunque ad una guerra che potenzialmente potrebbe causare l’estinzione della razza umana.
Nella speranza che la situazione si distenda e che si arrivi ad una soluzione diplomatica, l’Oms intanto lancia un appello agli stati membri: “È essenziale che siano preparati a proteggere la salute delle popolazioni in caso di emergenza nucleare“. Sebbene sia sempre preferibile evitare la guerra, specie con conseguenze nucleari, non si può escludere una deriva di questo tipo nello scenario politico di questo periodo, dunque l’Oms invita i Paesi membri a proteggere la popolazione accumulando scorte di medicinali e attuando dei protocolli specifici per la situazione.
L’esponente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Maira Neira, ha spiegato come in caso di emergenza radioattiva, le persone possono essere esposte a radiazioni trascurabili ma anche letali, motivo per cui i trattamenti per questi rischi vanno resi gratuiti e disponibili nel minor tempo possibile. Insomma secondo la relazione della Neira, i governi devono essere pronti ad affrontare possibili emergenze nucleari, il che implica il fare scorta di medicinali potenzialmente salvavita.
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