Atti osceni in luoghi pubblici, nuova proposta di legge di Fratelli d’Italia: misure durissime. Cosa prevede.
Lo scorso ottobre Fratelli d’Italia ha depositato una proposta di legge molto dura nei confronti di chi commette atti osceni in luoghi pubblici, firmata innanzitutto dal viceministro Edmondo Cirielli.
Al suo interno sono contenute delle misure durissime che mirano a ripristinare il carcere per i trasgressori, in modo tale da contrastare con mezzi più decisi “il degrado morale che affligge la nostra collettività”. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Atti osceni in luoghi pubblici: la proposta di legge di Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia lo scorso 13 ottobre ha depositato a Montecitorio una proposta di legge che suggerisce una modifica al codice penale, al fine di ripristinare il carcere nei confronti di coloro che commettono atti osceni in luogo pubblico. Una misura molto dura che secondo il viceministro Edmondo Cirielli sarebbe necessaria per “contrastare in maniera più adeguata il degrado morale che affligge la nostra collettività, rafforzando la sicurezza dei cittadini”. Non da meno, la proposta mira anche a tutelare la “moralità pubblica e il buon costume”. Ma che cosa prevede nel concreto la proposta di legge di FdI?
In pratica, la proposta prevede che ad essere punito con il carcere per un periodo che va da tre mesi a tre anni non sia soltanto chi commette atti osceni, ma anche chi si mostra nudo in pubblico. Inoltre, chiede che vengano inasprite anche le sanzioni per gli atti osceni “all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori”. Fratelli d’Italia ha motivato tale proposta spiegando che negli ultimi anni è aumentato il livello di degrado su tutto il territorio nazionale, con gravi conseguenze sulla moralità e la sicurezza pubblica.
Il caso della prostituzione
La proposta di legge di Fratelli d’Italia, tuttavia, non interviene nello specifico sulla prostituzione. Anche se, come ha spiegato sempre Cirielli ad Adnkronos, le sole sanzioni amministrative non sono da ritenersi sufficienti come deterrente per i clienti avvezzi a questa pratica.
“La mia proposta di legge non c’entra niente con la prostituzione” ha dichiarato. “La mia proposta, presentata a inizio legislatura, prevede la ri-penalizzazione degli atti osceni in luogo pubblico” ha aggiunto. Insomma, ciò che è certo è che con la nuova proposta gli atti osceni in luoghi pubblici tornerebbero ad essere un reato a tutti gli effetti, con pene più dure soprattutto per chi lo commette in prossimità di luoghi frequentati da minori.
Articolo di Veronica Elia