Giorgia Meloni non le manda a dire e fa una strigliata senza precedenti a Nordio, Ministro della Giustizia. Ecco cos’è successo
Il Governo guidato da Giorgia Meloni si appresta a prendere alcune decisioni molto importanti. In merito alla decisione sulla separazione delle carriere dei magistrati, però, riprende in modo severo Nordio, il suo Ministro della Giustizia. Ecco il motivo.
Nelle ultime ore, Giorgia Meloni e Carlo Nordio hanno avuto un lungo incontro di tre ore a Palazzo Chigi: il tema sono i provvedimenti da portare avanti e il metodo da adottare in merito alla prossima riforma della giustizia. Se da parte di Berlusconi e del Terzo Polo si avvertono alcune pressioni, i due sono ben indirizzati.
Proprio a riguardo di uno dei temi di tale riforma, la separazione delle carriere dei magistrati, Giorgia Meloni ha però qualcosa da dire a Nordio: ecco perché l’ha ripreso.
Le prime questioni che verranno trattate in merito alla riforma della giustizia saranno l’abuso di ufficio, il traffico di influenze e il processo di digitalizzazione della macchina giudiziaria. Se quindi della separazione delle carriere se ne parlerà più avanti, secondo il cronoprogramma del governo, da parte della Lega e di Forza Italia si avverte una certa fretta.
Giulia Bongiorno, avvocata di Matteo Salvini e regista per conto del partito delle materie di giustizia, ha infatti sapere di aver depositato una proposta di legge sulla separazione delle carriere. Questo è avvenuto proprio mentre Meloni stava incontrando Carlo Nordio a Palazzo Chigi: niente è avvenuto al caso. All’opposizione, parallelamente, il Terzo Polo si è mostrato disponibile a un accordo sulla separazione delle carriere.
“La separazione delle carriere si farà, è nel programma. Ma non così, senza inserirla in una riforma organica della giustizia che resta un nostro obiettivo di legislatura” dice Giorgia Meloni, chiedendo quindi un po’ di ordine. A tal proposito, poi, la premier ha spiegato a Nordio e al sottosegretario Delmastro di coordinarsi meglio sulle dichiarazioni da fare alla stampa.
Le iniziative spot, infatti, rischiano solo di mandare in confusione il lavoro del governo ed è quindi necessario che ognuno vada con i piedi di piombo, anche in merito alle dichiarazioni sulla riforma della giustizia. Nei prossimi mesi, quindi, si definirà la formula legislativa: “Non va colpito lo strumento in sé, ma l’uso distorto che se ne fa” sostiene Giorgia Meloni, chiedendo quindi discrezione.
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