Con l’approssimarsi delle primarie del Partito Democratico, sono in tanti a domandarsi chi, tra i quattro nomi in corsa per la segreteria sia attualmente favorito. Gli ultimi sondaggi sciolgono ogni dubbio, o forse no?
Che il Partito Democratico stia vivendo un terremoto interno già da diverse settimane a questa parte è cosa nota. Mai prima d’ora è infatti crollato così in basso nei sondaggi politici relativi alle intenzioni di voto degli italiani e l’annuncio del suo segretario Enrico Letta di fare un passo indietro ha aperto la strada a nuovi candidati, pronti a rifondare il partito o, seguendo la vecchia linea, rimodularlo per conquistare gli elettori che si sono allontanati.
I nomi in corsa sono quattro e negli ultimi giorni hanno avuto modo di confrontarsi in un primo atteso faccia a faccia nel corso della trasmissione televisiva Mezz’ora in più condotta da Lucia Annunziata: sono ora in molti a chiedersi quale sia la situazione dal punto di vista dei sondaggi ovvero chi tra loro risulti al momento in testa per quanto riguarda il gradimento degli iscritti al Pd in veste di nuovo segretario.
Ebbene la situazione non è così scontata come potrebbe sembrare o meglio non lo è raffrontando gli ultimi sondaggi, dai quali emerge una possibile vittoria senza rivali, con quelli realizzati pochi giorni fa che mostrano uno scenario completamente diverso per ciò che riguarda l’esito delle primarie del prossimo 26 febbraio. Stando a quello realizzato dalla Emg per la trasmissione in onda su Rai3, Agorà, a prendere il posto di Enrico Letta sarà il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, favorissimo al 44% davanti all’ex eurodeputata Elly Schelin, data al 24%. Un distacco netto che, pur trattandosi solo di ipotesi legate alle intenzioni di voto degli iscritti, lascerebbe alla Schlein ben pochi spiragli per scalzare Bonaccini e guidare la segreteria nazionale del Partito Democratico. Ancor meno possibilità sarebbero riservate agli altri due candidati, l’ex ministra dei Trasporti Paola De Micheli ed il deputato Gianni Cuperlo, dati al 9 e al 7%.
Ma, a rendere il quadro più sfocato c’è un precedente sondaggio realizzato da Winpoll in precedenza: in questo caso Bonaccini e Schlein erano dati alla pari e quindi in corsa, entrambi, per la segreteria con percentuali del 51,5 e del 48,5%. Con, addirittura, anche il terzo e quarto posto invertiti, dando Cuperlo intorno al 7% e la De Micheli sotto.
Qualunque sarà l’esito delle Primarie, tutti i candidati hanno confermato in diretta tv di essere pronti a “lavorare insieme”. Parole pronunciate dopo che l’assemblea del Pd ha approvato il regolamento congressuale ed il Manifesto per il Nuovo Partito democratico con, rispettivamente, 11 contrari e 24 astenuti e con 18 contrari e 22 astenuti.
Un primo passo per dare al Partito Democratico un nuovo corso al quale farà seguito, con tutta probabilità, un cambio della classe dirigente del partito e la ricerca di una unità interna allo scopo di evitare il rischio di pericolose scissioni.
Articolo di Daniele Orlandi
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