Il web non è sempre un posto sicuro e affidabile e la triste vicenda di un signore anziano che aveva chiesto dei soldi per potersi curare ne è la dimostrazione.
La sicurezza digitale non sarà mai troppa, anche perché si tratta di uno quegli argomenti che infiamma e al contempo preoccupa il dibattito pubblico. Come in tutte le cose, infatti, per non incappare in spiacevoli inconvenienti, serve avere conoscenza, coscienza e consapevolezza in modo tale da colmare un importante gap culturale che divide e contraddistingue nel profondo le nuove e le vecchie generazioni, nate in un’epoca in cui la rivoluzione digitale era più un sogno lontano che non una certezza granitica come lo è adesso.
Soprattutto se poi si è vittime di una truffa digitale bella e buona, proprio come è successo a un signore anziano di 70 anni nel Verbano. All’uomo, infatti, servivano 10mila euro per potersi curare, un prestito importante ed essenziale, e il 70enne aveva bisogno il prima possibile della somma. Purtroppo, però, è caduto nella trappola di chi su Facebook promuove prestiti a tassi agevolati e super convenienti. Insomma, all’apparenza sembrava un ottimo affare. Così il signore anziano contatta la pagina e inizia a sua insaputa la truffa.
Dopo aver contattato la presunta finanziaria, il consulente aveva pattuito con l’uomo che prima di erogare il prestito, fosse necessario stipulare un’assicurazione con una prima somma di 500 euro. Trattandosi di una richiesta verosimile, l’anziano ha deciso di versare quanto richiesto per poter avere i soldi. Ma era solo l’inizio. Sono subentrate poi all’improvviso altre spese, come l’istruttoria e la conferma di essere un pagatore affidabile, per un totale di 3500 euro che, sommati ai 500 del primo versamento, hanno portato la vittima a pagare ben 4000 euro per un prestito che non è mai avvenuto.
Resosi conto di essere stato truffato, l’uomo si è rivolto ai carabinieri di Verbania per denunciare la truffa di cui era stato vittima. Seguendo il flusso di denaro e vari versamenti fatti, gli inquirenti hanno potuto identificare e denunciare quattro persone residenti nelle province di Cuneo, Modena, Ravenna e Treviso per riciclaggio. Una volta ottenuti i soldi, infatti, questi fondi erano stati dirottati su conti esteri per impedire il tracciamento della somma versata dal 70enne.
In ogni caso, comunque, quando si tratta di prestiti, è sempre bene non affidarsi ai social, a meno che non si tratti di istituti di credito o di società finanziarie accreditate. Ma soprattutto, mai credere ai tassi estremamente vantaggiosi, nella maggior parte dei casi si tratta solo di una truffa.
Articolo di Karola Sicali
Esiste una norma poco nota che potrebbe offrire un'opportunità unica a chi si trova a…
Con la diffusione degli smartphone, la fotografia è diventata una parte integrante della quotidianità delle…
Si sente parlare sempre di più del dissipatore ad acqua salata. Scopriamo cos'è, come funziona…
Addio per sempre ai peli di cani e gatti dalla nostra biancheria: la soluzione definitiva…
Creme antirughe per il viso fatte in casa: ti bastano pochi semplici ingredienti per preparare…
Vuoi conoscere la procedura corretta per richiedere il passaporto? Ecco come fare. Un metodo che…