Volete guadagnare di più? Allora dovete perdere subito peso: l’assurda realtà messa in evidenza dagli esperti.
Dopo le feste, si sa, la maggior parte di noi è subito colta dai sensi di colpa per ciò che si è mangiato.
L’unica soluzione in questi casi è riprendere in mano la propria vita e darci un taglio con grassi e calorie in eccesso. Così, subito dopo l’Epifania, riprendono le diete e gli allenamenti in palestra mirati a smaltire i chiletti di troppo messi su durante le festività natalizie. Un aiuto per l’autostima, oltre che per la nostra salute! A tal proposito, l’Economist avrebbe messo in evidenza come esisterebbe una stretta connessione fra la forma fisica, e quindi l’estetica, ed il successo lavorativo. Una scoperta tutt’altro che recente, dato che da sempre questo delicato tema fa discutere negli ambienti di lavoro di tutto il mondo.
Volete guadagnare di più? Perdete peso
Ebbene, stando a recenti studi condotti dall’università di Harvard esisterebbe una stretta connessione fra peso e carriera. Di fatto, è stato dimostrato come sul lavoro sarebbero diminuito i pregiudizi etnici e di genere, ma non quelli legati al peso. I lavoratori sovrappeso, in particolare le donne, vengono infatti penalizzati anche del 10% in termini remunerativi rispetto a coloro che vantano una perfetta forma fisica. A tal proposito, l’Economist ha recentemente pubblicato un articolo che ha lo scopo di essere provocatorio e che si intitola proprio “L’economia della magrezza”. In questa sede, dunque, viene spiegato come sia diventato ‘normale’ per le lavoratrici subire discriminazioni sullo stipendio per via del loro corpo. Secondo vari studi “le donne in sovrappeso o obese sono pagate meno delle loro coetanee più magre, mentre c’è poca differenza nei salari tra uomini obesi e uomini nella fascia considerata ‘normale’ dal punto di vista medico”.
Gli studi sull’argomento
Ci sarebbero, poi, anche degli altri studi che confermerebbero l’esistenza di alcune eccezioni. I ricercatori svedesi, infatti, hanno dimostrato che in alcuni casi sono gli uomini obesi e non le donne a subire le maggiori discriminazioni sul lavoro. Tuttavia, in America, Gran Bretagna, Canada e Danimarca le maggiori penalizzazioni in termini economici riguarderebbero soprattutto le donne sovrappeso.
Un altro aspetto interessante da tenere presente è che nonostante il numero di lavoratori con qualche chiletto di troppo sia negli anni aumentato, lo stigma non sarebbe al contrario diminuito. Anzi, i due fattori sembrerebbero crescere in maniera direttamente proporzionale. Una realtà difficile da accettare, in quanto in quest’ottica bisognerebbe essere pronti ad abbandonare ogni forma di ipocrisia ed ammettere che il mondo del lavoro ancora oggi in alcuni casi non sarebbe basato sul merito, bensì su parametri puramente estetici.
Articolo di Veronica Elia