Col nuovo anno e con l’entrata in vigore la norma del depotenziamento del Reddito di Cittadinanza, Giorgia Meloni è stata messa per protesta in un wc. Ma in che senso? Cosa è successo esattamente?
Il cavallo di battaglia di Giorgia Meloni e del suo partito “Fratelli d’Italia”, per tutta la caldissima campagna elettorale, è stato sicuramente il Reddito di Cittadinanza, o meglio dire l’opposizione al RdC. Non ha mai fatto mistero l’attuale Presidente del Consiglio di trovare il sussidio statale per il modo in cui è stato pensato e poi attuato dal Movimento 5 stelle assolutamente dispendioso, inutile e controproducente, soprattutto per le aziende che lamentano mancanza di manodopera a causa proprio del Reddito.
Fatto sta che la promessa, una volta al Governo, di ripensare il sussidio ha avuto abbastanza presa da permettere alla Meloni di vincere le elezioni lo scorso 25 settembre. Il tutto con buona pace dei grillini e di chi con quel Reddito proprio oggi sopravvive e non si arrende mica al depotenziamento.
Dal 2023, infatti, tutti i percettori tra 18 e i 59 anni che rientrano nella categoria di persone “occupabili”, ovvero gli abili al lavoro, prenderanno solo sette mensilità. Ma non finisce qui. Chi rifiuterà una sola offerta di lavoro, anche non congrua, non solo perderà il sussidio, ma dovrà anche frequentare obbligatoriamente un corso di formazione o riqualificazione professionale. Insomma, novità importanti che di certo non sono piaciute a tutti. E c’è già chi manifesta pubblicamente il suo dissenso mettendo la Meloni non in un angolo come Baby di “Dirty Dancing”, ma addirittura dentro un wc.
Il Reddito non si tocca: il dissenso a Torre del Greco contro la Meloni è a portata di wc
Tra le decorazioni natalizia comparse quest’anno a Torre del Greco, in provincia di Napoli, una ha catturato certamente l’attenzione più di tutte. Un signore, infatti, ha esposto nel suo balcone l’immagine di un albero di Natale abbastanza evocativa. Gli addobbi, infatti, erano gli stessi politici, come Berlusconi, Salvini, La Russa, Mattarella e Meloni, tutti dentro a un wc.
Diciamo pure come la metafora sia chiara e la protesta in merito pure. Eppure, per fugare ogni dubbio sotto l’albero uno striscione recitava: “Il reddito di cittadinanda non si tocca“, non si sa, però, se l’errore ortografico sia una svista o meno. Ora chi ha esposto il cartello rischia grosso. Dopo l’intervento dei carabinieri per smantellare l’albero, infatti, l’uomo di cui non si sa l’identità – è stato comunicato solo che ha 57 anni e che fa parte di una famiglia di giostrai – è stato denunciato per vilipendio delle istituzioni.
E come recita l’art. 290 del codice penale sul vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate: “Chiunque pubblicamente(1) [266] vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte costituzionale o l’ordine giudiziario(2), è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000(3)”.
Articolo di Karola Sicali