A Bari mezzi pubblici quasi gratis: come se lo possono permettere? Scoppia subito la polemica tra le Regioni. Cosa sta succedendo.
Alla luce dei recenti rincari che hanno riguardato diversi ambiti della vita degli italiani, dal costo del gas a quello delle materie prime fino ad arrivare alla benzina e ai caselli autostradali, c’è una notizia che ha fatto molto rumore, in quanto controtendenza.
Stiamo parlando della decisione del sindaco di Bari di abbassare il prezzo dei biglietti dei mezzi pubblici. Il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, ha reso infatti quasi gratuito l’abbonamento per i trasporti locali, suscitando la disapprovazione di altri sindaci italiani. Ma la vera domanda è: come se lo possono permettere?
Negli ultimi giorni ha fatto notizia la decisione del sindaco di Bari Antonio Decaro di abbassare il prezzo dell’abbonamento annuale dei mezzi pubblici, proprio mentre in altre città italiane i costi nell’ambito dei trasporti stanno salendo. Nel capoluogo pugliese, infatti, l’abbonamento annuale costerà soltanto 20 euro per tutti i cittadini e senza alcun limite in termini di reddito e fascia oraria. Una cifra davvero irrisoria che ha fatto scoppiare una vera e propria polemica fra diverse regioni italiane. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha di fatto commentato: “Questo significherebbe portare al tracollo tanti comuni. Ma perché dobbiamo essere così demagogici?”. Ad ogni modo, come spiega lo stesso Decaro, l’obiettivo sarebbe quello di disincentivare l’uso delle automobili. Ma da Milano il primo cittadino continua a non essere convinto della scelta fatta dal collega. “Sarebbe un errore grandissimo. Grande rispetto per Bari, ma questo significherebbe fare un passo indietro nello sviluppo del trasporto pubblico”.
Al di là della polemica scoppiata tra Bari e tantissimi altri comuni italiani, la domanda chiave sarebbe: come se lo possono permettere? In un periodo in cui i rincari sono all’ordine del giorno, come è possibile che una città decida di muoversi controtendenza abbassando i prezzi di un servizio primario come il trasporto pubblico? Ebbene, per poter attuare l’iniziativa sarebbero stati impiegati esclusivamente i fondi Pon Metro, vale a dire i fondi europei destinati alle città metropolitane per un totale di 5 milioni.
In questo modo, sarebbe stato possibile per Decaro incentivare una politica di mobilità sostenibile supportata anche dalla nascita di parcheggi di scambio, pedonalizzazioni, piste ciclabili ed incentivi per l’acquisto e l’utilizzo di biciclette. “Passando da un abbonamento annuale da 250 euro a uno di 20 vogliamo incentivare l’utilizzo dell’autobus e disincentivare quello dell’auto, decongestionando così il traffico” spiega Decaro. “In questo modo, inoltre, andiamo incontro alle famiglie che devono affrontare il caro energetico e al contempo miglioriamo le condizioni ambientali” aggiunge subito dopo il primo cittadino di Bari. “Si utilizzano ancora troppo poco i mezzi pubblici e bisogna invertire la tendenza: continuiamo a inquinare, a congestionare le strade. Il traffico è uno dei temi più importanti per i sindaci” ha infine concluso Decaro. Una decisione certamente discutibile che sta, però, trovando il favore di molti cittadini.
Articolo di Veronica Elia
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