Qualcosa in comune che divide e ha cambiato inevitabilmente la storia del XX secolo per come la conosciamo e l’abbiamo studiata a scuola. Ratzinger e Hitler uniti da uno strano destino.
Partiamo da una premessa fondamentale: non si vuole né essere dissacranti o, peggio, maliziosi, ma riportare un curioso caso, uno strano destino che in parte accomuna una storia antica che si intreccia fino ai nostri giorni, quando la Germania era ancora altro. Solo 15 minuti in auto e un ponte, infatti, dividevano e dividono tutt’ora la Baviera dall’Austria, un confine come tanti che racconta, però, una storia ben diversa.
Tra Marktl e il paesone austriaco di Braunau am Inn, oltre al fiume Inn, un bosco e una campagna, c’erano anche due abitazioni che hanno dato i natali a due personalità, nel bene e nel male, importanti. Volendo trovare una metafora cristiana che sfocia nel filosofico e trova il bandolo della matassa sempre in una straordinaria matrice tedesca, il Cristo e l’Anticristo hanno vissuto vicini per anni senza nemmeno saperlo.
Se a Marktl il 16 aprile 1927 è nato il futuro papa emerito Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, morto lo scorso 31 dicembre all’età di 95 anni, a Braunau 38 anni prima, nel 1889 è nato Adolf Hitler, che già nel ’27 aveva costituito le SS e si accingeva a prendere il potere smantellando la fragile Repubblica di Weimar post prima guerra mondiale.
Joseph Ratzinger e Adolf Hitler: una vita a 15 minuti l’uno dall’altro
Al numero 11 di Schulstrasse, dove nacque Ratzinger, è stato realizzato un piccolo museo volto a mantenere, soprattutto ora che il papa emerito è deceduto, una sorta di luogo culto e di preghiera per il moderno cattolicesimo. La scelta, infatti, di un papa tedesco, anche se avvenuta nel 2005, si è da sempre scontrata con una sorta di pregiudizio di base, che il papa emerito avrebbe dovuto debellare definitivamente, sul popolo tedesco che non era più il cattivo dell’immaginario collettivo, e in parte c’è riuscito, mantenendo saldo un connubio tra Fede e Ragione che a volte è andato in contro ad alcuni cortocircuiti, ma questa è un’altra storia.
Fatto sta che la notizia della sua morte ha destato tristezza in tutto il mondo e al Vaticano sono davvero tanti i fedeli che in questi giorni stanno volgendo un ultimo saluto a Ratzinger. Ma cosa si trova nella casa natale del papa emerito? Foto della sua infanzia segnata dalla povertà, una pala d’altare e qualche cimelio: tutto grida indigenza e fame in un paesino di nemmeno 3000 anime che ha trovato la sua beatitudine nella Fede, lo stesso non si può dire al di là del fiume però.
Se da una parte, infatti, si esalta un luogo di salvezza in Terra, spostandoci solo un po’, si tenta di fare proprio il contrario, dimenticando quella casa simbolo del male nel XX secolo. Nessuno, infatti, nemmeno l’Ufficio turistico di Braunau am Inn dice dove si trovi la casa natale di Hitler che, all’epoca del Terzo Reich il partito nazionalsocialista aveva acquistato per 150.000 Reichsmark proprio per renderla un luogo di culto, pericoloso però ai giorni nostri, tant’è che dal 1989 una targa recita, come monito: “Per la pace, la libertà e la democrazia. Mai più il fascismo, milioni di morti ammoniscono”.
Articolo di Karola Sicali