Giorgia Meloni e il governo sono alle prese con la Manovra di Bilancio. Tra gli emendamenti proposti, però, c’è una clamorosa retromarcia: non si farà
Il governo presieduto da Giorgia Meloni è alle prese con una delle manovre più importanti e più attese dai cittadini italiani, quella di bilancio. I rincari sono ormai sotto agli occhi di tutti ed è fondamentale intervenire a livello legislativo, per sostenere le persone più bisognose e per mettere dei paletti di fronte alle esagerazioni.
Tra i temi all’ordine del giorno spicca senza dubbio il Reddito di Cittadinanza, forma di sostegno economico tanto voluta e promossa dal Movimento Cinque Stelle che, con il governo guidato da Fratelli d’Italia, subirà un forte ridimensionamento. Uno sguardo poi anche alle pensioni, sulle quali Giorgia Meloni punta ad ottenere un aumento a € 600 per le minime, in modo da sostenere gli anziani più fragili.
Tra approvazioni e discussioni, però, c’è una delle proposte più discusse che è stata clamorosamente bocciata dall’Unione Europea, che ha imposto a Giorgia Meloni il dietrofront: si tratta dei pagamenti con bancomat.
Una delle manovre su cui Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia hanno più insistito, fin dalla campagna elettorale, è la questione dei pagamenti con il bancomat. Molti commercianti, infatti, si lamentano delle alte commissioni che devono pagare alle banche che gli forniscono il servizio e, di conseguenza, cercano di evitare che i clienti usino questo sistema di pagamento per piccoli importi.
Tra le lamentele dei cittadini, che si vedono negato un servizio, e quelle dei commercianti si è inserita la proposta del governo: l’idea era quella di imporre come limite minimo per il pagamento con bancomat la spesa di € 60, soglia sotto la quale il commerciante si sarebbe potuto rifiutare di accettare il pagamento.
La Commissione Ue, però, ha fin da subito criticato questa proposta. Secondo loro, infatti, c’è il rischio che alcuni aspetti di questa norma contrastino con i target del Pnrr raggiunti dall’Italia lo scorso anno e, in primis, con la lotta all’evasione fiscale. Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia son stati quindi costretti a rinunciare a questa idea, anche se si dicono convinti a proseguire nella lotta contro le commissioni bancarie troppo alte e promettono di trovare un modo per garantire ai commercianti piccole commissioni sui piccoli importi.
Tra i temi della Manovra di Bilancio c’è poi l’opzione donna, per la quale l’ipotesi iniziale di permettere alle donne l’uscita anticipata dal lavoro in relazione al numero di figli è tramontata per rischio di incostituzionalità. Per quanto riguarda il cuneo fiscale, invece, si allarga la platea di coloro i quali beneficiano del taglio al 3%: la nuova soglia salirà dai 20mila ai 25mila euro di reddito.
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