È una misura forse senza precedenti nella storia dei social network occidentali quella messa in atto da Elon Musk su Twitter. Scopriamo di cosa si tratta
“Spero che persino i miei critici peggiori restino su Twitter perché questo è ciò che significa la libertà di parola”. Parole che non molto tempo fa erano state pronunciate nientemeno che da Elon Musk, neo proprietario della piattaforma social che, a seguito dell’acquisizione, sta subendo una fitta serie di trasformazioni repentine, sia dal punto di vista pubblico che del ‘dietro le quinte’.
Ma l’ultimo atto dell’imprenditore sudafricano è una mossa che ha gettato sconcerto e preoccupazione del mondo dei media e che, peraltro, va nella direzione opposta rispetto a quanto da lui stesso affermato tempo addietro. Sospendere una serie di account non di persone qualsiasi, di vip o di politici, bensì di reporter, giornalisti di alto profilo che in passato avrebbero parlato o scritto di Elon Musk.
La notizia è riportata dal New York Times che ha individuato gli account Twitter sospesi: si tratta di quelli di Drew Harwell del Washington Post, del giornalista indipendente Aaron Rupar, di Ryan Mac del New York Times; e ancora di Donie O’Sullivan della CNN, di Matt Binder di Mashable, del giornalista indipendente Tony Webster, di Micah Lee di The Intercept e di Keith Olbermann, noto giornalista politico. Una sforbiciata di account colpevoli di aver “violato le regole di Twitter”, come riportato nel messaggio presente nella pagina, al momento bloccata, di ognuno di loro.
Ma cosa si cela davvero dietro a questa drastica decisione? Tutti avevano pubblicato Tweet riguardanti Musk ed alcuni di loro avevano commentato la decisione del nuovo proprietario del social di rimuovere @ElonJet, l’account dello studente 20enne che traccia i voli del jet privato di Musk in tempo reale. Anche diversi altri account del ragazzo appassionato di monitoraggio dei voli, che si chiama Jack Sweeney, usati per pubblicare in real time aggiornamenti in merito alle rotte seguite dagli aerei di miliardari, personaggi di alto profilo e agenzie governative, sono stati bloccati.
Stando a quanto riportato CNBC e come peraltro verificabile accedendo al social, anche l’account di Mastodon, il nuovo social concorrente di Twitter, è stato sospeso. L’uomo più ricco del mondo sembra, insomma, aver intrapreso una strada ben diversa rispetto ai propositi pre-acquisto annunciati ad aprile. Ma non è tutto perché soltanto il mese scorso Musk, facendo un diretto riferimento all’account che tracciava il suo jet, aveva affermato: “Il mio impegno per la libertà di parola si estende anche a non vietare l’account che segue il mio aereo, anche se questo è un rischio diretto per la sicurezza personale”.
La decisione di cambiare idea sarebbe legata anche al fatto che il veicolo sul quale si trovava uno dei suoi figli sarebbe stato avvicinato da uno stalker. L’annuncio del cambio di rotta è arrivato mercoledì con un tweet nel quale Elon Musk ha confermato che “qualsiasi account che ha pubblicato informazioni sulla posizione in tempo reale di chiunque sarà sospeso, poiché si tratta di una violazione della sicurezza fisica”. E così è stato.
Articolo di Daniele Orlandi
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