Alessandra Amoroso espugna San Siro: in 42mila hanno assistito al suo spettacolo “Tutto accade”. E gli abiti indossati hanno fatto di lei una vera regina.
Una vera e propria principessa. Anzi no, una regina. Con un regno molto particolare, difficile da conquistare, esigente ma sempre disposto a regalare il cuore: lo stadio di San Siro, meta ambita per ogni artista. Difficile espugnarlo, ma lei, Alessandra Amoroso, c’è riuscita, mietendo cuori con il suo essere scintillante, glamour, pienamente in linea con la solennità del momento. L’occasione è importante: il suo 200esimo concerto.
Un ingresso stile Festival di Sanremo, poi le canzoni a scaldare l’atmosfera, la band, il palco, i ballerini, l’orchestra. Un rutilante caleidoscopio di colori e luci, con 42mila persone, questo dicono le cronache della serata, a lasciarsi accarezzare l’anima dall’artista salentina partita da Amici. “Tutto accade”, il nome del concerto e un efficace sunto della sua carriera. Ma lo storytelling della serata non può dirsi completo senza il doveroso accenno alle sue mise. Scintillanti, appunto, come lei. Da diva.
Accade tutto, sì, quando c’è la volontà, l’impegno, la passione e poi, certo, un gran talento a sostenerne le ragioni profonde. Proprio come Emma Marrone, l’altra cantante salentina con cui per diverso tempo è stata ipotizzata una rivalità inesistente, anche Alessandra Amoroso ha mosso i primi passi verso il futuro partendo da Amici.
Impossibile non accorgersi della sua personalità e della sua voce, che arriva dritta al cuore, tanto sa essere intensa e, insieme, raffinata. E, così, piano piano, dalla lontana vittoria ad Amici nel 2009, ecco Alessandra scalare la classifica dei successi. Fino a poter dire, davanti ai 42mila di San Siro, “Tutto accade”, anche che una dolce ragazza con una voce meravigliosa oggi 35enne arrivi ad arringare gli spettatori del tempio italiano della musica. Oltre che dello sport si intende. E gli outfit? Da diva, ovviamente. Anzi, da regina.
Dalla cappa lunga alla jumpsuite aderente all’outfit scintillante top-minigonna gli abiti esibiti da Alessandra Amoroso per la sua prima volta a San Siro sono a dir poco glamour, oltre che luccicanti. Come lei, del resto. C’è pure la minigonna con le frange e la giacca con le piume sulle spalle. Nulla, in sostanza, con cui si possa andare in giro per una passeggiata sul lungomare.
A firmare il dress code per San Siro, del resto, in stile rigorosamente custom – made, è la Maison Balestra che, come lei, mette cuore e passione nelle creazioni. A guidarla nelle sue scelte stilistiche è poi Simone Rutigliano, che rivela un gusto originale per la figura della donna un po’ guerriera, un po’ regina dello spazio, un po’ star da tappeto rosso. Una che non teme confronti. E che per la sua prima volta a San Siro ha tirato fuori tutto il meglio del suo stile e della sua grinta.
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