Massimiliano Rosolino è un famoso ex campione di nuoto diventato un popolare personaggio televisivo. Ora è finito nell’occhio del ciclone, ma perché?
Massimiliano Rosolino, come accennato, di recente è al centro di una polemica, accusato quantomeno di una certa indelicatezza da parte di molti utenti del web. L’onda delle critiche, comunque, è montata sui social, come spesso accade a personaggi particolarmente in vista, ma lui ha deciso di rispondere tramite un quotidiano.
Ecco cosa è successo e come si è difeso.
su Instagram ha più di 100 mila fan che seguono tutti i suoi aggiornamenti e, quando, qualche giorno fa, l’ex campione ha condiviso una foto sorridente a Canazei, con lo sfondo delle montagne, in tanti si sono indignati perché domenica 3 luglio sulla Marmolada si è verificata una tragedia che è costata la vita a 9 persone, mentre mancano ancora all’appello dei dispersi.
A indispettire ancora di più gli utenti del social è stato il commento: “Chi non ride non vince”. Qualcuno ha scritto che forse quel giorno non c’era tanto da ridere, un altro ha detto: “Str… togli quella foto“. Un altro ancora gli ha chiesto se non si vergognasse a pubblicare una foto dove sono morte delle persone. A un certo punto gli insulti, le offese, le accuse sono diventate così tante che lui ha voluto rispondere. Ecco cosa ha affermato.
Massimiliano Rosolino sul Corriere della Sera ha spiegato che lo scatto risaliva a una settimana fa e che l’aveva pubblicato perché sul profilo Instagram gli piace condividere il suo vissuto personale e i luoghi belli. “Lungi da me l’idea di offendere e ferire qualcuno: non mi sento un criminale“. Ha comunque promesso che in futuro starà più attento.
La foto, per la precisione, è stata scattata durante l’esperienza di un campo estivo con 35 bambini, lo sportivo ha ammesso di averla pubblicata senza pensare al disastro perché effettivamente la Marmolada è più in là. Il suo intento era quello di sottolineare la bellezza del luogo, comunicando una bella immagine della Val di Fassa, inoltre essendo legato al WWF desiderava promuovere l’attenzione per la natura.
Il suo ultimo pensiero è stato per l’ipocrisia in certe reazioni dal momento che in quelle zone, nonostante l’atroce disgrazia, non si è smesso di vivere e dunque non si capisce perché ci si dovrebbe accanire contro una foto. Secondo lui queste sono polemiche inutili.
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