Eros Ramazzotti ha scritto pagine importanti nella storia della canzone d’autore italiana, ma è sempre stato soprattutto un personaggio sensibile alle criticità sociali ed agli eventi tragici della nostra quotidianità. L’ultimo esempio ne conferma la profonda umanità e fa commuovere tutti. Cosa ha fatto il cantautore romano?
Una serata evento. Un grande concerto in una delle piazze più belle d’Italia. Un momento in cui la grande musica, con i suoi grandi interpreti, insieme ad altri ospiti del mondo dello spettacolo, torna finalmente a riunirsi in uno spazio all’aperto dopo due anni di doloroso isolamento a causa della pandemia di Covid – 19.
Una piazza bellissima, piena fino all’ultimo millimetro quadrato, per rendere il doveroso omaggio ad una voce di Napoli, Gigi D’Alessio. Ed il primo ad affiancarlo nella sua serata celebrativa è proprio lui, Eros Ramazzotti. E per quanto riguarda il grande cantautore romano non sono da sottolineare le sue solite, splendide interpretazioni, quanto piuttosto un gesto con il quale si è congedato dal popolo partenopeo Quale gesto?
Napoli ha accolto nel suo salotto più bello uno dei suoi figli prediletti: Gigi D’Alessio. Per lui e per i suoi trent’anni di carriera è nato l’evento Uno come te – Trent’anni insieme. Due serate dove altri grandi cantanti come Fiorella Mannoia ed Eros Ramazzotti, o personaggi della televisione come Mara Venier, Amadeus, Vanessa Incontrada hanno voluto rendere omaggio al cantautore napoletano.
Gigi D’Alessio ed Eros Ramazzotti hanno dato il via alla serata interpretando alcuni canzoni a due voci. Da Quanti amori, titolo appartenente al repertorio del cantautore napoletano a Più bella cosa e Un’emozione per sempre, che invece fanno parte della produzione artistica del cantautore romano. Quelle note e quelle voci riscaldano ancor di più dell’aria estiva che si respira in Piazza del Plebiscito. Ma è un gesto di Eros Ramazzotti che muove l’emozione e la commozione. Quale gesto?
Come ci racconta fanpage.it, alla fine della sua esibizione Eros Ramazzotti ha guardato in alto, verso il cielo e le sue parole: “Ciao Elena“, hanno fatto scorrere brividi gelidi lungo la schiena di tutti presenti. La dedica è per Elena Del Pozzo, la bambina di cinque anni uccisa da sua madre a Catania. Una notizia tragica che ha sconvolto un intero paese.
Non è la prima volta che il cantautore romano mette il dito in una delle piaghe più tragiche della nostra società. Sul palco di Sanremo, anno 2006, ha parlato del piccolo Tommaso Onofri, ucciso a soli 17 mesi.
Una serata evento. Un grande concerto in una delle piazze più belle d’Italia ed un ricordo, doveroso, sentito e struggente dell’ennesimo momento buio di questo infinito periodo nero.
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