Drusilla Foer è il personaggio televisivo dell’anno e di questo dobbiamo esserne grati ad Amadeus che l’ha portata sul palco del suo Festival di Sanremo. Un’edizione straordinaria anche grazie alla sua partecipazione. Ora Rai Due le ha affidato una nuova sfida televisiva e lei la sta vincendo da par suo. Qual è questa nuova sfida?
L’estate è la stagione delle vacanze, delle uscite fino a tarda sera con il nuovo focolare televisivo tassativamente spento. Anche perché, pur volendo, i palinsesti televisivi estivi sono pieni di déjà-vu, di programmi e film già visti, recenti e passati, che vanno a sostituire le trasmissioni che ci hanno fatto compagnia durante l’inverno. Ma fortunatamente non è sempre così, non è ovunque così.
Rai Due, per questa estate, ha voluto creare un mix tra passato e presente. Un passato illustre, di una trasmissione nata intorno alla metà degli anni ’70, che è stata rivestita di abiti nuovi e più attuali e, soprattutto, alla cui conduzione è stato chiamato il personaggio televisivo dell’anno, Drusilla Foer. Coraggio, intuito, spregiudicatezza hanno creato la trasmissione più bella ed innovativa dell’estate. Quale?
Drusilla Foer e l’intuizione di Amadeus
Se Drusilla Foer è senza alcun dubbio il personaggio televisivo dell’anno, lo si deve in gran parte alla geniale intuizione di Amadeus, che l’ha voluta accanto a sé in una delle serate del suo ultimo Festival di Sanremo, un’edizione che ha ottenuto un grande consenso. E quel consenso lo ha raccolto a piene mani anche Drusilla Foer che ha incantato il pubblico in sala e quello a casa.
E proprio in virtù di quell’esperienza così bella e particolare, che gli autori di Rai Due le hanno voluto affidare un’impresa titanica, ovvero quella di condurre Drusilla e L’Almanacco del giorno dopo, riproposizione del celeberrimo programma di Rai Uno, L’Almanacco del giorno dopo andato in onda dal 1976 fino al 1994 e che guidava i telespettatori fino al Telegiornale delle ore 20.00.
Mai scelta così coraggiosa è stata tanto indovinata…
Grandi consensi
I tanti rischi che avrebbe corso il programma, a partire dall’inserimento in una fascia oraria dove la concorrenza dei telegiornali sarebbe stata spietata, è stata spazzata via in un attimo dalla classe, dallo stile e dalla sensibilità di Drusilla Foer. L’edizione storica dell’Almanacco durava complessivamente 7 minuti, questa ne dura oltre quattro volte di più. E non annoia di certo.
Come ci ricorda tvblog.it, fin dalle prime puntate il programma ha ottenuto ascolti importanti, con cifre di poco inferiori al milione di telespettatori ed uno share che ha sempre superato il 5 %. La musica, grazie al maestro Di Leo, le parole di Drusilla che toccano con leggiadria ed intelligenza anche temi importantissimi come l’inclusione ed i diritti, e poi i dialoghi esilaranti con un Topo Gigio ritornato ai suoi antichi splendori, sono soltanto alcuni degli ingredienti di questo successo.
Drusilla Foer ha vinto alla sua maniera la scommessa più difficile, da sola contro tutti. Il suo Drusilla e L’Almanacco del giorno dopo è il concentrato del bello della tv, nonostante sia in estate…