Alcuni punti vendita di una catena di supermercati rischiano di chiudere a breve e cosa ne sarà dei dipendenti (che non sono affatto pochi)?
Una catena di supermercati rischia di chiudere a breve e sappiamo che dodici dipendenti sono stati già licenziati, mentre altri 49 rischiano di tornare a casa.
Ecco perchè i sindacati stanno chiedendo un intervento da parte delle istituzioni per fare in modo che i dipendenti che saranno eventualmente licenziati non restino senza lavoro.
Per comprendere cosa sta accadendo, dobbiamo fare un passo indietro e tornare ad un paio di anni fa. Tutto ha avuto inizio con la rilevazione di 13 negozi da parte di un celebre Gruppo. Questi vi entrarono attraverso sette società veicolo, appositamente costituite, Cala Srl, Castre Srl, Nap srl, Osin srl, Pifo srl, Rubic srl, Torpi srl.
I problemi, però, iniziarono fin da subito. Su 13 negozi, uno non fu più acquistato per questioni legate alla volontà del proprietario delle mura. Un altro, invece, si concretizzò, ma durò pochissimo, perchè dopo neanche un anno lo stesso fu ceduto ad un altro Gruppo. Anche un terzo negozio ebbe un problema analogo, in quanto fu ceduto sempre ad un altro Gruppo (non parliamo dello stesso però).
A quel punto i negozi rimasero 10. Iniziarono però a circolare voci circa la loro possibile chiusura, voce però rimasta tale fino a marzo di quest’anno. Il 28 di quel mese, infatti, hanno avuto inizio le operazioni di licenziamento e quindi pare che la permanenza di ben 49 lavoratori complessivamente (sparsi in più negozi) sarebbe oggi a rischio.
Il gruppo di cui stiamo parlando è il Gruppo Tuodi, che possiede diversi negozi a Roma e dintorni. Come abbiamo anticipato, 12 lavoratori – che facevano parte del punto vendita Priscilla – sono già stati licenziati in tronco, mentre gli atri 49 fanno parte dei punti vendita di piazza Pio XI numero 20, via Fonteiana 59/73, Via Casalina e via Montecompatri.
Quale sarà il futuro degli altri dipendenti? Pare che tutti i negozi saranno chiusi, quindi il futuro dei dipendenti sembra essere già scritto. Ecco perchè i sindacati stanno chiedendo di “riconsegnare le licenze per evitare che magari in futuro, con la stessa licenza, nuovi imprenditori subentrino nell’attività”. Il problema di fondo sta nel fatto che la maggior parte dei dipendenti ha già un’età avanzata e questo gli renderebbe molto difficile, a detta dei sindacati, trovare un altro lavoro stabile. Ma in ogni caso i sindacati giurano che non abbandoneranno nessuno, ma anzi, resteranno al loro fianco per cercare di trovare una soluzione.
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