Fa sempre registrare un gran successo la trasmissione I Soliti Ignoti, condotta da Amadeus su Rai Uno. Ed è una sfida indovinare chi sia imparentato con chi. Non è semplice. E, infatti, i partecipanti vengono selezionati con un preciso criterio.
I Soliti Ignoti è una trasmissione di Rai Uno molto nota, a dispetto del nome, longeva e con un suo consistente seguito. Ad aiutare in questo anche l’orario: nella fascia che precede la cena ci si ritrova generalmente tutti intorno alla tavola e ci si diverte, con un programma leggero nei toni ma che riesce sempre a tenere desta l’attenzione e la curiosità.
Condotto in questi ultimi anni da Amadeus, è molto amato anche in virtù della simpatia del presentatore, che ispira fiducia e senso di tranquillità essendo i suoi modi cortesi, talvolta divertenti e divertiti ma mai irriverenti. Il telespettatore ha bisogno, a fine giornata e prima di cena, di sentirsi ‘coccolato’ dalla tv, senza toni troppo alti o discussioni animate.
Ma sapete quali sono le regole con cui la produzione sceglie il parente misterioso? È vice.com a svelare qualcosa di interessante sull’argomento. La ricetta viene fuori da alcune interviste realizzate a persone che hanno partecipato al programma in veste di ignoti. Andiamo, dunque, a vedere quali sono i criteri.
Un fatto sembra assodato: si cerca l’elemento curioso e insolito. Nulla di cui stupirsi: questa è una legge dello spettacolo da sempre. Il telespettatore deve rimanere incollato allo schermo a vedere la puntata fino in fondo per capire come va a finire. E il quiz finale del parente misterioso è la strategia perfetta.
Perché ovviamente non è semplice da capire e il risultato non è affatto scontato. Anzi, talvolta, vedendo gli ignoti che si abbracciano tra di loro in quanto congiunti si rimane perplessi constatando che la somiglianza è quasi del tutto inesistente. E allora cerchiamo di capire quali sono i criteri utilizzati per selezionare gli ignoti protagonisti del gioco.
Ovviamente, meno si somigliano e meglio è per la buona riuscita del gioco: così, ad esempio, se un figlio somiglia più al papà che alla mamma ecco che quella potrebbe essere una coppia perfetta. Come emerge da vice.com, si cerca di stuzzicare la curiosità del telespettatore a casa fornendo al concorrente di turno pochi elementi e pure confusi.
Il divertimento sta proprio in quello, ma il montepremi del programma è un traguardo troppo ricco per non provarci fino in fondo. Altra particolarità: le persone devono rimanere serissime, la produzione lo raccomanda vivamente in quanto eventuali smorfie potrebbero tradire la somiglianza. Pertanto, la regola è: meno associazioni ci sono, meglio è.
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La (non) somiglianza è dunque il criterio. Meglio ancora se i due congiunti sono distanti come età. Due fratelli con 15 anni di differenza possono essere presi in considerazione, dato l’elemento inusuale, ma se si somigliano troppo è probabile che la cosa non vada in porto. Insomma, la produzione ha un gran da fare per individuare le persone giuste.
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