Enrico Ruggeri è un cantante amatissimo dal pubblico e di grande successo. Ma quale dramma famigliare ha vissuto?
Enrico Ruggeri parteciperà questa sera alla 29° edizione del Concerto di Natale condotto da Federica Panicucci su canale 5. Insieme a lui ci saranno tanti altri artisti come Rita Pavone, Francesca Michielin, Bugo, Angunn, Ana Mena ecc…
Ma quale tragedia ha vissuto nella sua vita?
Enrico Ruggeri e il pesante dramma familiare
La sua prima partecipazione al Festival di Sanremo risale al 1980, quando portò il brano Contessa, successivamente con un Lp, Vivo da re, riuscì a vendere 40 mila copie. Dal 1981 ha lasciato il suo precedente gruppo: i Decibel ed è diventato cantante solista, continuando a mietere successi in ambito musicale.
Nel 1984 è tornato nuovamente al Festival di Sanremo con Nuovo Swing ed è in questo periodo che la sua fama si consolida. Nel 1987 poi arriva la consacrazione definitiva con il brano arrivato sul palco dell’Ariston: Si può dare di più, presentato insieme a Gianni Morandi.
Questo artista, nel tempo, ha anche scritto e pubblicato diversi romanzi, come Che giorno sarà del 2011, La brutta estate del 2014 e Un prezzo da pagare del 2016. Inoltre è comparso anche in numerosi show su piccolo schermo. Le sue ultime apparizioni sono state a Sanremo Young come giurato, a Musicultura e Una storia da cantare.
La sua vita però non è stata solo lastricata di successi, ha avuto dei momenti difficili di cui ha voluto parlare nel corso di un’intervista, spiegando anche come ha reagito.
Un insospettabile dramma del suo passato
Un paio di anni fa Enrico Ruggeri, ospite a La Confessione, programma condotto da Peter Gomez, ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato del suo rapporto col padre. Il cantante ha detto che il padre era totalmente assente e che oggi si parlerebbe di depressione. All’epoca però era solo un tipo strano che stava a casa tutto il giorno, in pigiama. L’uomo non ha mai lavorato, ha dilapidato il patrimonio che aveva ereditato. “Non riusciva neanche ad alzarsi dal letto” ha ammesso.
Come conseguenza di questa situazione lui ha una cura maniacale del tempo. Quando ha un appuntamento arriva sempre con 10 minuti di anticipo. Sostiene di avere una nevrosi da iperattività derivata dal fatto di aver visto una delle persone più importanti della sua vita rinunciare completamente all’azione.
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La depressione del padre gli ha ispirato diverse canzoni e la tendenza a non prendersi mai una vacanza. Nonostante la malattia il padre del musicista una volta andò a vedere suonare il figlio a San Siro, nel 1980 “é stato un gesto clamoroso che mi commuove ancora se ci penso” ha dichiarato.