Milly Carlucci è una donna molto riservata e raramente parla della sua vita privata. Una scelta consapevole la sua, quella di tenere separate la sua vita pubblica da quella privata. Una delle pochissime volte in cui si è lasciata andare, però, ha detto qualcosa di molto particolare sulla sua carriera.
Ai microfoni dei Lunatici, su Rai Radio2, Milly Carlucci ha confidato diverse cose su Angelo Donati, al suo fianco da ben 36 anni, sulla sua vita, sulla sua carriera. Ha parlato anche di Ballando con le stelle, che sta per terminare, dal momento che la finale è stata ieri sera sabato 18 dicembre, e delle polemiche nate in questa edizione e non solo.
Milly Carlucci e le sua confessioni
Milly Carlucci, ai Lunatici, ha parlato anche della polemica nata intorno ad Albano, definendola “uno svarione” e dicendo che “il casus belli di quel famoso concerto non esisteva, è stato rimandato nel 2022”. A proposito dei concorrenti di Ballando con le stelle, ha affermato: “Alcuni nostri concorrenti continuano a fare la loro vita durante la settimana e vengono anche ad allenarsi. Non possiamo bloccare la vita delle persone, a meno che non mettiamo dei cachet talmente esorbitanti che gli dici che si mettono in modalità fermo e noi copriamo tutte le spese. Ma questo vi assicuro che non lo possiamo fare”.
La conduttrice ha anche parlato del marito, Angelo Donati: “Mio marito è un grande fan del mio lavoro. Però lui poi fa l’ingegnere, la famiglia fa un’altra cosa. Non ho giocato al grande gioco del gossip, che è strumentale nel nostro lavoro per avere visibilità. Me ne sono tenuta fuori”. Ed ha detto qualcosa di inaspettato sul suo lavoro.
Le parole sul suo lavoro
Milly Carlucci ha ammesso di aver sempre sognato il mondo dello spettacolo, anche se da giovanissima i suoi genitori non erano molto d’accordo: “I miei volevano farmi fare il magistrato, al limite l’architetto. Mai mi avrebbero voluto nel mondo dello spettacolo”.
In effetti, la conduttrice stava per accontentarli: “Ci sono stati alti e bassi. Ho rischiato di essere un architetto. Prima di fare architettura i miei mi avrebbero voluto a giurisprudenza per fare il magistrato. Ma io non mi sentivo tagliata, non avevo quella passione. Architettura invece mi sembrava abbastanza appassionante in base alle mie propensioni”. La Carlucci ha quindi seriamente ‘rischiato’ di intraprendere un’altra carriera, assecondando le richieste dei suoi genitori.
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Finché un giorno la sua prima esperienza in tv cambiò tutto: “Poi mi è capitato invece di iniziare questo lavoro con Arbore. Quando ebbi questa occasione iniziai a risparmiare per andare a studiare in America, prepararmi e avere un background anche per questa professione. Io non credo che ci si possa improvvisare, nemmeno in questo lavoro”. E lo ha fatto talmente bene il suo lavoro, da riuscire a convincere anche i suoi genitori, tanto restii ad assecondarla i primi tempi: “I miei non mi hanno mai detto esplicitamente che ho fatto bene. Mio padre si è commosso quando mi hanno nominato prima Cavaliere della Repubblica e poi Commendatore”.