Jasmine Trinca è una delle migliori attrici italiane, molto ambita da tanti registi. Ma come mai ha avuto una vita segnata dal dolore? Cosa le è successo?
Jasmine Trinca oggi sarà ospite di Verissimo, dove parlerà dei genitori, nel frattempo, al cinema sta uscendo il suo ultimo film, firmato da Paolo Genovese: Supereroi, dove recita al fianco di Alessandro Borghi. La pellicola racconta la vita sentimentale di una coppia nell’arco di 20 anni. L’attrice interpreta una fumettista molto impulsiva, mentre Borghi un professore di fisica super razionale.
Ma che cosa ha addolorato la sua vita?
Jasmine Trinca, una vita schiacciata dal dolore
La carriera di Jasmine Trinca ha subito una svolta quando, a soli 19 anni, è stata scelta tra 2500 candidate per il ruolo della figlia del protagonista del film di Nanni Moretti: La stanza del figlio, premiato a Cannes. Grazie a quel film dove lei è stata molto apprezzata ha ricevuto numerose candidature a premi importanti, come quello per il David di Donatello e il Nastro d’argento alla miglior attrice non protagonista, ecc…
Gli anni seguenti sono stati segnati da altre importanti pellicole come La meglio gioventù, Romanzo criminale e Il caimano di Nanni Moretti. Anche negli ultimi anni è stata molto attiva e presente sullo schermo, è stata protagonista di Guida romantica a posti perduti di Giorgia Farina, nel 2020 e quest’anno ha avuto un ruolo in La scuola cattolica di Stefano Mordini.
Nel privato, per alcune ragioni, la sua vita non è trascorsa priva di scossoni e lei ha dovuto affrontare diverse difficoltà e momenti bui.
Le grave perdite
La stima dei colleghi e i riconoscimenti non possono cancellare le sofferenze vissute in famiglia, perché purtroppo Jasmine Trinca ha perso entrambi i genitori, il padre senza quasi averlo conosciuto e la madre un paio di anni fa.
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“Mio padre, persino per me stessa, è un ricordo più che sbiadito” ha raccontato a Vanity Fair spiegando che è come un fantasma, una parte che non ha conosciuto, ma con cui ha dovuto fare i conti. La sua vita, per sua stessa ammissione, è stata segnata dalla perdita. E per molto tempo si è preoccupata di come la percepivano gli altri e che non ci fosse spazio per la sua tristezza. Adesso però sente che le cose sono cambiate e invita tutti a tendere a realizzare la propria felicità.