Il Principe Harry è forse il membro più simpatico della monarchia britannica, certo il più ribelle, ma di quale malattia soffre?
Di recente il Principe Harry ha rilasciato un’intervista a Fast Company Magazine in occasione del nuovo impiego per BetterUp, startup di life coaching. Qui ha dichiarato che molte persone sono rimaste bloccate in lavori che non hanno dato loro gioia e che adesso desiderano privilegiare la loro salute mentale e la felicità. Lui stesso ha affermato di essere rinato negli Usa e dunque forte della sua esperienza invita tutti a mettersi al primo posto e a non temere di poter essere felici.
Ma quale malattia l’ha costretto a lasciare il Palazzo?
Principe Harry, da Buckingham Palace alla malattia
Ormai da qualche tempo il duca del Sussex e la sua consorte vivono sereni in America dove stanno crescendo i loro due bambini. A lui le regole imposte dal suo status sono sempre andate piuttosto strette e anche sua moglie ha avuto difficoltà ad adattarsi alla vita di corte. Così, ad un certo punto hanno deciso di mollare tutto e andarsene.
Il Principe Harry però è sempre stato vicino a temi riguardanti l’importanza della salute mentale e, di recente, ha voluto partecipare come produttore esecutivo e come testimone alla docuserie: The me you can’t see (Il me che non puoi vedere) in cui si cerca di aiutare persone che hanno sperimentato traumi che non possono gestire da soli. Ecco cosa ha rivelato.
La drammatica confessione
Il Principe Harry ha ammesso di aver sofferto, tra i 28 e i 32 anni, di attacchi di panico. Quando saliva in macchina per uscire o quando vedeva una telecamera cominciava a sudare, aveva attacchi d’ansia e di panico. Si sentiva braccato come sua madre Diana, tragicamente scomparsa in un incidente stradale mentre veniva inseguita dai paparazzi.
Quando poi si è messo insieme a Meghan Markle il problema si è intensificato perché lui e Meghan venivano inseguiti dai reporter e dunque il duca del Sussex temeva che potesse capitare loro ciò che era accaduto a mamma Diana.
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E così, ormai da 5 anni il secondogenito del Principe Carlo segue la terapia EMDR che si basa su una serie di movimenti degli occhi e di tocchi delle mani svolti insieme al terapeuta. Adesso quando deve tornare nel Regno Unito e a Londra, come nel caso del funerale di nonno Filippo, sa come reagire impiegando le tecniche imparate con questa terapia.
