Il Bollo auto è una tassa che, decisamente, non piace agli italiani. C’è anche da sottolineare che non sempre tutti hanno effettuato il pagamento come avrebbero dovuto. Purtroppo ora sono in arrivo degli aumenti, ecco esattamente dove.
Come sempre il bollo auto anche nel 2022 dovrà essere pagato entro il mese successivo alla scadenza e se l’anno scorso per via della pandemia era stato possibile usufruire di rinvii, nel 2022 invece non ci sarà niente di tutto questo. Purtroppo per chi possiede un’auto non ci sono buone notizie, anzi, il contrario. Ma a chi, effettivamente, toccherà sborsare di più?
Bollo auto 2022: che cosa è previsto
Pare proprio che alcuni automobilisti, nel 2022, si troveranno a dover pagare di più il bollo auto. A dover decidere spetterà alle regioni in completa autonomia. Non c’è niente di illegale dal momento che ognuna può scegliere eventuali sconti, esoneri e anche un eventuale incremento.
C’è da sottolineare però che questa non è una mossa che, se dovesse davvero realizzarsi, sarà accolta bene dal momento che gli italiani devono già far fronte a diversi, imminenti, rincari in bolletta. Oltre a quelli per bene e servizi. Le famiglie nostrane inoltre sono in grande difficoltà a seguito delle conseguenze economiche della pandemia che ancora gravano sulle loro spalle.
E sicuramente, un’ulteriore fuoriuscita di denaro per un mezzo che ad alcuni è indispensabile per poter lavorare potrebbe generare molto malcontento. Come accennato negli anni tanti cittadini non hanno pagato questa imposta sulle quattro ruote, tanto che tra i debiti verso l’erario compresi nella pace fiscale voluta da Mario Draghi c’era anche questo dazio.
A ogni modo per chi governa non è certo facile prendere una decisione simile, ma quali Regioni sono effettivamente coinvolte?
Chi sono gli italiani costretti a pagare di più
Attualmente però sembra che a dover mettere mano al portafogli e a dover affrontare un rincaro del bollo auto 2022 potrebbero essere solo i possessori di un’auto che risiedono in Toscana. Non c’è ancora nulla di certo, ma se ne sta già parlando. Bisogna anche considerare che in quest’ultimo, difficilissimo, anno e mezzo, a dover affrontare situazioni limite non sono stati solo i cittadini, ma anche le amministrazioni comunali che quindi hanno necessità di riempire le casse prosciugate.
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Come accennato non è ancora detta l’ultima parola per i cittadini della regione in cui è nato Dante. In una recente intervista a Dire.it il governatore della Toscana Eugenio Giani ha dichiarato che questo provvedimento risulterebbe troppo poco proporzionale e che quindi non sarà ritoccato. Sarà veramente così?