Alessandro Gassmann, il subdolo dramma: “anni di dura lotta, ho dovuto farmi aiutare…”

Alessandro Gassmann è uno dei migliori attori nostrani. figlio del grandissimo Vittorio nella sua carriera ha collezionato tantissimi film. Ma di quale subdolo dramma si parla? Cosa gli è successo?

Alessandro Gassmann attualmente è sui nostri schermi con la serie tv I bastardi di Pizzofalcone 3 di cui lunedì 25 ottobre è prevista l’ultima puntata che prenderà il via dalla comparsa in mare di un cadavere. Ma di quale disturbo ha sofferto?

Alessandro Gassmann e il dramma che l’ha ostacolato

Ha fatto il suo esordio ancora giovanissimo e ha tantissime pellicole di prestigio dietro di sé, insieme a preziose collaborazioni. Nel 1997 ha recitato in Il bagno turco di Ferzan Ozpetek, mentre nel 2001 ha posato nudo per il calendario sexy della rivista Max. Nel 2008 ha preso parte a Caos calmo di Nanni Moretti, vincendo il David di Donatello come miglior attore non protagonista.

Alessandro Gassmann ha precedenti illustri nel suo albero genealogico, suo padre Vittorio gli ha trasmesso il mestiere. In un’intervista a Domenica In di un paio di anni fa aveva detto di essere stato obbligato dal padre a seguire le sue orme. Ha però un problema che non si accompagna bene con il suo lavoro. Ecco di cosa si tratta.

“Anni di dura lotta”

A Mara Venier ha confessato di aver sempre avuto molta paura di entrare in scena e così prima di salire sul palco di un teatro assumeva tranquillanti. In un’intervista con Ok Salute e Benessere ha detto che gli attacchi di panico sono iniziati nel 2002. Lui si trovava a letto, a leggere un libro, all’improvviso ha avvertito un sudore freddo e il cuore che batteva sempre più forte.

In seguito aveva temuto che accadesse di nuovo come poi è successo. Purtroppo ha avuto anni di lotta molto dura nei confronti di questo problema: “Anni di lotta, durissima lotta. Ho dovuto farmi aiutare”. In seguito ha deciso di affrontare questa malattia e di seguire un percorso di psicoterapia, consultandosi anche con un neurologo. Quest’ultimo gli ha prescritto un trattamento che incrementa la serotonina, la molecola della felicità.

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Spiegare a chi non li ha avuti gli attacchi di panico non è facile, lui ha cercato di riassumerla come la sensazione che si prova quando si entra in una stanza per combattere un animale feroce. Si viene schiacciati dall’impotenza nell’imminente attacco “monta la paura, il cuore esplode dal petto, vi sembra di morire”. A ogni modo lui ha voluto parlarne per far capire alle persone che questo è un problema risolvibile.