Anche Manuela Arcuri ne è stata vittima. La lista di coloro che hanno raccontato esperienze così spiacevoli è molto lunga. Come se essere donne presupponesse anche sempre altro. Il movimento #MeToo ha scoperchiato un vaso di Pandora. Vediamo cosa ha detto la bella attrice.
Non è un’esperienza piacevole, né da vivere, né da raccontare. E, soprattutto, premessa fondamentale prima di affrontare questo discorso, non è colpa della donna. Parliamo di molestie sessuali e Manuela Arcuri ha raccontato di averne subite agli inizi della carriera, quando era più giovane. Richieste così assurde da far rimanere spiazzato chiunque.
E no, il discorso del ‘io avrei reagito così’ non funziona. E sapete perché? Perché un conto è parlarne, un conto è vivere la scena, il momento, magari in un periodo della propria vita in cui ancora non si ha piena coscienza di quanto, da parte di un datore di lavoro, possano pervenire richieste strane, anomale, inopportune e fuori luogo. Vediamo di capire, meglio, cosa sia accaduto.
Ci sono passate in tante, ma questo non attutisce né la sofferenza né la rabbia. Però, sì, forse ci si sente meno sole. Manuela Arcuri ha avuto il coraggio di raccontarlo. E sempre più donne riescono a farlo. Senza pudore. Perché la vergogna dovrebbe provarla chi queste azioni le compie, non chi le subisce.
Attraverso il movimento #MeToo si è diffusa una nuova consapevolezza intorno al fenomeno. Che non è italiano ma mondiale. Quello che si è scoperchiato è un vero e proprio vaso di Pandora, fatto di registi e produttori e uomini di spettacolo che, a quanto pare, avrebbero avanzato richieste particolari e per nulla pertinenti con l’incarico.
Manuela Arcuri lo racconta in un’intervista a Quotidiano Nazionale, sottolineando alcuni particolari inquietanti e parlando, apertamente, di “depravati“. Del resto, come altrimenti chiamare qualcuno che, nel corso di un casting per pellicole non certo di tipo hardcore, chiede, di punto in bianco, di “far vedere il seno“. Ed ecco il suo racconto.
La bella attrice, oggi 44enne, spiega che poteva accadere: qualcuno avanzava richieste particolari. Lei era agli esordi e certo sarà stato raccapricciante sentirsi chiedere certe cose. “Succede nel cinema come in altri posti di lavoro. Nel rapporto tra regista e attrice, il regista sente di avere il coltello dalla parte del manico“.
Dichiarazioni terribili che fanno impressione e che dovrebbero far riflettere soprattutto gli uomini. “Ogni tanto – ha spiegato – c’era qualche stupido che ci provava“. E lei respingeva, puntualmente. Ma “ero così giovane – ha aggiunto – che non avevo la forza di mandarlo a quel paese, oggi gli tirerei uno schiaffone“.
Oggi Manuela Arcuri è una donna consapevole, forte, orgogliosa del proprio percorso. Gli ultimi tempi di stop forzati e blocchi causa pandemia non sono stati semplicissimi per nessun personaggio dello spettacolo, ma lei – che sembra, dalle sue parole, avere una grande grinta e forza d’animo – guarda sempre avanti verso nuovi obiettivi.
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