Nei supermercati non ci sono né orologi né finestre. Vi siete mai chiesti perché? Non è un caso, ma è una scelta consapevole che ha una finalità ben precisa. La verità vi lascerà a bocca aperta.
Quando entrate nei supermercati, mentre siete intenti a guardare gli scaffali e ad acquistare ciò che vi serve, probabilmente non avete fatto caso all’assenza di orologi e finestre. Ma è così e la scelta non è affatto puramente casuale. Ma a cosa è dovuta?
Nei supermercati non ci sono orologi e finestre: perché?
Studi effettuati nei centri commerciali hanno rilevato che quando entriamo in questi grandi spazi ricchi di stimoli cadiamo in una vera e propria trance. In pratica, è come se fossimo ipnotizzati da ciò che guardiamo. Una cosa analoga accade nei supermercati.
Quasi tutte le scelte sono frutto di accurate strategie. Ad esempio, molto spesso sugli scaffali i prodotti sono collocati in modo da far cadere il nostro occhio su quelli che costano di più. Le marche più costose (spesso anche le più note) sono posizionate ‘ad altezza occhi’. Così sarà più facile vederli e comprarli. Le marche più economiche sono in basso in genere, dove è più difficile vederle.
Non finisce qui. Nei supermercati i prodotti che possono essere accoppiati sono in genere in corsie vicine. L’esempio più pratico sono la pasta e i condimenti. Metterli in corsie vicine non è solo un criterio logico, ma sfrutta il meccanismo ‘di associazione’: se entriamo per acquistare la pasta e vediamo un qualsiasi sugo che ci piace, lo acquistiamo, anche se non ci serve davvero in quel momento. Anche le entrate dei supermarket, inoltre, sono poche e distribuite alle estremità. Anche questa scelta non è casuale.
Il ‘trucchetto’ che ci condiziona
Nei supermercati l’assenza di orologi e finestre è un modo per influenzare i nostri acquisti. In sostanza, non poter guardare fuori tende a creare una situazione ‘sospesa’ che incoraggia i clienti a fermarsi più lungo. Insomma, perdiamo il senso del tempo e vogliamo restare più a lungo e, di conseguenza, compriamo più cose. La scarsità di luce naturale diurna rompe il legame con l’esterno e ci induce a restare per più tempo all’interno del supermercato.
Il neon, poi, illumina in maniera omogenea tutti i prodotti. La luce naturale potrebbe illuminare di più, ad esempio, alcuni prodotti ed influenzare gli acquisti in modo ‘casuale’. Sembra chiaro, quindi, che le nostre scelte possono essere in qualche modo influenzate. Ci sono tanti trucchetti psicologici che può utilizzare chi vende. Ovviamente questo non vale solo per i supermercati, ma per quasi tutte le attività.