Le meraviglie del mondo sono tante e stupende, tutte da esplorare, scoprire e analizzare anche dal punto di vista scientifico. Complessi calcoli matematici regolano l’esistenza di determinate opere, fatti in un’epoca in cui non esistevano le calcolatrici. Ma erano sette o otto? Vediamo di capirlo e di… non dare i numeri!
Il mondo è pieno di meraviglie, ogni giorno da scoprire. Anche nel proprio piccolo paese, spesso, si possono incontrare angoli sconosciuti e inesplorati. Se poi si guarda ai continenti nel loro complesso non c’è dubbio che ci sarebbe da stare in giro tutta la vita per non perdere nemmeno il più piccolo dei tanti doni che l’architettura, l’ingegneria, la scienza hanno donato all’umanità. Eppure ce ne sono alcune che sono classificate proprio come “le meraviglie del mondo“: sono sette o otto?
Vediamo, perché forse alla classifica tradizionale occorre aggiungere qualcosa. E, di sicuro, non potendo girarle tutte e, magari, non avendo abbastanza disponibilità finanziarie, una carrellata può essere utile a scoprirle, almeno in maniera virtuale! Facciamo insieme questo viaggio. Ma, badate bene: scegliamo di partire dall’elenco aggiornato, quello relativo al mondo moderno!
Le meraviglie del mondo sono sette per epoca, cioè ce ne sono sette per il mondo antico e altrettante per il mondo moderno. In pratica, c’è stato un aggiornamento del precedente elenco quando, in occasione delle Olimpiadi di Sydney, uno svizzero-canadese lanciò una specie di sondaggio a livello mondiale.
Ovviamente, nel web, questo fatto ebbe un successo enorme, anche per via della coincidenza con l’inizio del nuovo millennio. Una idea geniale, all’esito della quale si ottenne, appunto, una nuova interessante classifica rispetto alla precedente. Ed ecco quali sono le meraviglie del mondo secondo il nuovo schema.
Ecco l’elenco: la Grande Muraglia Cinese, il Colosseo in Italia, il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la piramide Chichén Itzà in Messico, il sito archeologico Petra in Giordania, Machu Picchu in Perù, il Taj Mahal in India. Ok, direte voi, ma queste sono sette. Sette opere maestose e imponenti, che tolgono il fiato per il solo fatto che siano lì. Ma dovevano essere otto. E allora? Com’è che i conti non tornano? In realtà c’è da fare qualche rettifica. Vediamo di capirne di più in questo groviglio.
Vi proponiamo, quindi, una riflessione su una cosa che davvero non vi aspettereste. L’ottava meraviglia del mondo è l’Amazzonia, ovvero la prima tra le sette meraviglie del mondo naturale. Quella che, senz’altro, in questo momento storico, abbiamo scelto di mettere in evidenza. E sapete perché?
Semplice: perché la difesa dell’ambiente dev’essere una causa comune. E l’Amazzonia si colloca giustamente tra le meraviglie mondiali in quanto ad estensione ma anche per significato: è il polmone verde della Terra, ma è a rischio, ogni giorno, a causa dell’intervento dell’uomo. Senza l’Amazzonia probabilmente non ci sarebbe futuro per l’uomo, la Terra e le altre meraviglie.
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