Voglia di vacanze, di mare, di relax: questa è l’estate, la stagione più bella dell’anno per i piccoli di casa, che possono finalmente giocare liberi. Ma occhio ai 5 pericoli per i bambini in spiaggia: alcuni sono davvero insidiosi!
Estate tempo di mare, con i piccoli di casa che non vedono l’ora di tuffarsi, giocare in spiaggia, godersi la giornata in libertà senza troppi pensieri per la testa: niente compiti o levatacce, niente rimproveri da parte della maestra, niente didattica a distanza, triste novità dei mesi segnati dall’emergenza sanitaria. La voglia di svago è tanta. Ma anche in estate si corrono dei rischi: ecco i 5 pericoli per i bambini in spiaggia a cui bisogna necessariamente prestare attenzione.
Non perdere di vista i bambini in acqua
Mai perderli di vista mentre sono in acqua anche se giocano vicino alla riva. Soprattutto nelle giornate un po’ ventose o con presenza di correnti in pochi attimi un bambino – ma anche un adulto – può essere trascinato lontano senza che neanche, all’inizio, se ne renda conto. E la paura può prendere il sopravvento. Meglio sorvegliarli sempre e garantire la presenza di un adulto vicino a loro.
Troppo sole? No grazie
Fa male anche agli adulti: il troppo sole può generare danni gravi alla pelle e non solo. In agguato anche i temibili colpi di sole e di calore. L’epidermide dei bambini, peraltro, è estremamente delicata e occorre munirsi di ombrellone e di una crema adatta alla loro età, con filtro 50+. In ogni caso attrezzarsi anche con un cappellino e mai, per nessuna ragione, esporre i bambini al sole nelle ore più calde della giornata. È preferibile andare in spiaggia nelle prime ore del mattino o al pomeriggio, dopo le 5. Il caldo sarà sopportabile e tutta la famiglia potrà divertirsi con maggiore serenità. Altra regola ma in linea con quanto detto finora: evitare gli shock termici, come quello di passare dall’aria condizionata dell’auto, magari accesa al massimo, ai 35 gradi in spiaggia in un giorno molto caldo. Fa male a tutti.
Attenzione alla sabbia
Privilegiare l’accesso a lidi attrezzati e sorvegliati o, in mancanza di tale possibilità, spiagge libere su cui, però, venga effettuata periodicamente e scrupolosamente la pulizia e la rimozione di eventuali oggetti nocivi ai bambini (oltre che agli adulti). Anche in tal caso, comunque, stare attenti al fattore ipersensibilità: la pelle può irritarsi a contatto con la sabbia. In casi estremi è possibile anche contrarre delle infezioni. Consultare il medico se si notano degli sfoghi e fare sì che i bambini giochino sempre sui teli e che le parti intime siano ben coperte.
Spostarsi sì ma con le ciabattine!
Evitare di far camminare scalzo il bambino accedendo alla toilette del lido oppure al bar per comprargli un gelato o addirittura in strada per tornare verso la macchina: potrebbe farsi male. Stesso discorso se la zona è caratterizzata da sabbia mista a scogli o fondo del mare pieno di pietre come accade in tante (bellissime!) spiagge: occorre munirsi di ciabattine. Ne esistono di tanti tipi, coloratissime e adatte anche a essere usate in acqua. Peraltro, proteggono anche da eventuali infezioni.
Idratazione e pasti leggeri
No a pasti troppo pesanti in spiaggia, onde evitare l’affaticamento dell’organismo, sì a pasti leggeri, magari con uno spuntino a base di frutta a metà mattina e metà pomeriggio. Permesso anche il gelato, non in quantità eccessive. Sì, invece, all’idratazione costante – con acqua o succhi di frutta non eccessivamente zuccherati – in tutto l’arco della giornata, avendo cura che la bevanda non sia troppo fredda. E ora, con queste regole in testa, non rimane che divertirsi con i propri bimbi!