Claudio Amendola è uno strepitoso attore nostrano, versatile e capace, protagonista di tante pellicole come Caterina va in città di Paolo Virzì, Bar Sport e molte fiction. Personaggio di grande successo nemmeno lui è esente da difetti, ma quale vizio gli è stato quasi fatale? Che cosa è successo?
Claudio Amendola è figlio d’arte dal momento che il padre era il famosissimo doppiatore Ferruccio Amendola, ma ha provato, con la sua lunga e ricca carriera, di essere un degno erede.
Mentre Nero a metà procede verso la fine, pare che l’interprete romano tornerà presto sul piccolo schermo con una nuova serie tv su Mediaset. Dovrebbe trattarsi di una vicenda a tema poliziesco in cui lui avrà anche il ruolo di regista. Ma cosa gli è accaduto di così grave da rivelarsi tanto pericoloso per la sua salute?
Claudio Amendola, dal David di Donatello all’evento che gli ha cambiato la vita
Ormai è dagli anni Ottanta che Claudio Amendola ha fatto il suo debutto nel mondo dello spettacolo e già nel 1993 ha vinto il David di Donatello come miglior attore protagonista per la pellicola Un’altra vita. Cinque anni dopo è stata la volta di Il grande botto, in cui ha calzato i panni di un ex giocatore dell’Inter.
Come accennato divide il suo lavoro tra cinema e televisione, fornendo sempre magnifiche performance. Forse la sua fiction più nota è I Cesaroni dove lui interpretava il capofamiglia Giulio Cesaroni, padre di tre figli. Lo show, che ha inchiodato alle poltrone milioni di spettatori, è andato in onda per sei stagioni. Del 2016 è invece la miniserie tv Lampedusa – Dall’orizzonte in poi. E’ sempre stato un attore molto attivo, ma quale vizio gli è quasi costato la vita?
Quando sua moglie gli ha salvato la vita
Nel settembre del 2017 Claudio Amendola ha avuto un infarto, “un piccolo infarto” come l’ha definito lui nel corso di una puntata di Verissimo di qualche anno fa. L’artista aveva iniziato a sentirsi male, aveva degli strani dolori e respirava a fatica e così sua moglie Francesca Neri ha deciso di portarlo in ospedale. Per fortuna la struttura era molto vicina a casa loro.
Lì è stato subito soccorso e in pochissimo tempo si è trovato nella “sala rossa” dell’Ospedale Umberto I di Roma. Gli eventi si sono susseguiti in fretta e solo in un secondo momento l’interprete di Come un gatto in tangenziale ha compreso pienamente il rischio corso. L’uomo ha realizzato il valore della vita, di ciò che aveva e che non voleva lasciare e di quello che ancora desiderava realizzare.
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Lo spavento l’ha portato a cambiare vita, innanzitutto ha smesso di fumare, dal momento che aveva questo brutto vizio da quando aveva 8 anni, poi si è messo anche a dieta, assumendo abitudini alimentari più sane e adesso, secondo i medici, è fuori pericolo.