Lo hanno tutti e la forma cambia da individuo a individuo: parliamo dell’ombelico, il piccolo vortice posizionato sulla pancia cui, nel tempo, è stato anche attribuito un significato più o meno esplicito di libertà. Sì perché mostrarlo era considerato audace. Già, ma perché assume tante, differenti forme? Lo scopriamo subito.
C’è quello che sporge un po’, c’è quello che tende verso l’interno, c’è quello più liscio e quello, invece, a forma di chiocciolina o quello che sembra una fossetta: l’ombelico assume forme diverse da individuo a individuo. Voi sapete qual è il motivo?
Ha a che fare con la nascita e con il parto, o, meglio, i momenti ad esso immediatamente successivi, quando il piccolo è appena venuto alla luce e la mamma può, più o meno, tirare un sospiro di sollievo. A quel piccolo vortice è pure associato un ricco simbolismo.
Cerchiamo di capirne di più su questa parte del corpo umano un po’ misteriosa, in realtà. Nel senso che tutti lo hanno ma in pochi si fanno domande sulla sua origine oppure danno spiegazioni più o meno fantasiose.
L’ombelico, la Carrà e la rivoluzione sessuale
L’ombelico ha sede sulla parte centrale della pancia e fino a qualche decennio fa, a queste latitudini, esporlo al pubblico, era consentito, al massimo, al mare. Per il resto – soprattutto per quanto riguarda le donne – occorreva tenerlo ben coperto. In genere la pancia non si scopriva, non veniva fuori dalle magliette, non era una parte del corpo che si poteva mostrare. Era un fatto di pudore.
Poi è arrivata Raffaella Carrà e l’ombelico è stato sdoganato davanti al pubblico televisivo con quel ballo sexy e provocante, il tuca tuca, che lo metteva in risalto senza mai, però, alcun effetto volgare o svilente. Certo, era ammiccante. Parlava di sessualità, ma mai esplicitamente. Gli italiani, probabilmente, si accorsero solo allora di quanto quella piccola chiocciolina sulla pancia potesse essere sexy.
L’esibizione di quell’ombelico in tv può essere considerata già un piccolo tassello della rivoluzione sessuale che liberò le donne da schemi e pregiudizi. Esibire l’ombelico con magliette corte e minigonne divenne un fatto avente a che fare con la libertà. In ogni caso, che l’ombelico sia considerato simbolo di eros, femminilità o anche fertilità è un fatto antico e tipico di diverse culture. Forse per la forma, o forse perché associato, in qualche modo, alla gravidanza. E, a proposito di forma, sapete il motivo alla base delle differenze da persona a persona?
La forma? Ha a che fare con la nascita
Tutto ha a che fare con i momenti successivi al parto, quando, a nascita avvenuta, il medico recide il cordone ombelicale che ha tenuto unito il bambino alla mamma per i nove mesi della gravidanza assicurando al feto il necessario apporto di sostanze nutritive, quindi procede al cosiddetto clampaggio, ovvero la chiusura del cordone tramite una pinza.
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Sulla pancia del neonato rimane un moncherino che andrà incontro a progressiva essiccazione. L’ombelico sta per formarsi e il modo in cui ciò avverrà dipende dunque da una serie di fattori: da come guarirà la ferita, dalla mano del medico e da quanto cordone ombelicale è stato lasciato. Se è troppo lungo, l’ombelico assumerà una caratteristica sporgenza. In ogni caso, la forma che avrà non si può prevedere: si sa per certo che terrà “compagnia” alla persona per tutta la vita.