Chi è stato ragazzo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila ne avrà sentito parlare: Tonio Cartonio era il personaggio principale di una televisione costruttiva ma leggera, pensata per i piccoli. All’uscita dal cast del suo interprete si parlò di morte per overdose di droga. Cerchiamo di ricostruire questa vicenda.
Dalla tv per ragazzi, leggera, spensierata ma istruttiva alla notizia della presunta morte per overdose da droga: questo il destino di Tonio Cartonio, celebre folletto della Melevisione, ovvero del suo interprete nella vita reale.
Una fake news vera e propria che ha rischiato di gettare fango su una intera carriera e su un modo di fare televisione pulito e divertente. Ma la verità è finalmente venuta a galla consentendo al protagonista di ritrovare la serenità.
Tonio Cartonio e l’overdose: finalmente la verità
Ha fatto divertire per anni i bambini, presentando un modello virtuoso di televisione, anzi, di Melevisione, come si chiamava quel fortunato format di tv per ragazzi. Tonio Cartonio, nelle vesti di un folletto, ne rappresentava il personaggio principale, che insegnava cose utili ai bambini facendoli divertire. Si era tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila: generazioni di ragazzi sono cresciute così.
Il tutto grazie alla scenografia di un mondo fatato pieno di avventure tutte da vivere, anche se solo attraverso lo schermo. Una televisione di successo, educativa ma mai pesante, leggera ma non banale. Poi è accaduto un fatto: si è detto di Tonio Cartonio – o meglio del suo interprete – che fosse morto. E in un modo orribile: overdose. Ma poi si è finalmente scoperta la verità, anche se qualcuno continua a credere che sia morto. Cerchiamo, ora, di capirne di più.
Cronaca di una morte inventata
Cosa è accaduto? E perché si parlò di una morte, per overdose da droga per giunta, dell’interprete del celebre personaggio destinato a far stare bene i più piccoli? Come spiegato tempo fa da Danilo Bertazzi, alias Tonio Cartonio, a ilfattoquotidiano.it, di fatto si trattò di una vera e propria fake news, venuta fuori dopo l’uscita dell’attore dal cast della trasmissione.
E rintracciare i responsabili non fu possibile. Del resto internet da un lato è una grande risorsa, dall’altro un grande pericolo. E una notizia fasulla può rimanere a galla per anni senza che gli autori del misfatto paghino. La faccenda colpì molto Bertazzi, anche perché, con il suo personaggio all’interno de la Melevisione, era diventato un’icona per i più piccoli, un punto di riferimento.
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Pertanto mettere in giro la voce fasulla che un eroe dei bambini è morto per overdose risulta particolarmente sgradevole e rischia di generare effetti a catena difficili da controllare. Fortunatamente, Danilo è riuscito ad archiviare il suo passato e a continuare a occuparsi di recitazione e televisione, anche come autore. È sereno, ha un compagno con cui divide il suo cammino e un profilo instagram aggiornato che usa per condividere i suoi momenti di gioia e le sue passioni con i tanti follower.
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