Matilde Gioli è una giovane attrice italiana che ha già interpretato tanti ruoli su piccolo e grande schermo come la pellicola Ricchi di Fantasia o un episodio di Gomorra. Ma quale incidente le è capitato? Perché si è dovuta fermare?
Matilde Gioli è una delle giovani e valide interpreti del cinema italiano.
Al suo debutto, a 25 anni, ha partecipato a: Il capitale umano, un film di Paolo Virzì, vincitore di 7 David di Donatello. Di recente è stata sui nostri schermi con le repliche della prima stagione della fiction Doc – Nelle tue mani, ispirata alla storia vera del medico Pierdante Piccioni che dopo essere stato in coma ha perso la memoria dei 12 anni precedenti all’incidente.
Nella serie tv, di cui la seconda stagione dovrebbe arrivare nel 2022, ha il ruolo di Giulia Giordano, specializzanda innamorata del protagonista. Ma cosa le è successo esattamente in passato? Come mai si è dovuta fermare?
Matilde Gioli, la folgorante carriera che poteva non avverarsi
Dopo lo stupefacente debutto nell’acclamato film di Virzì ha proseguito dimostrando il suo grande talento con Solo per il weekend e Un posto sicuro. In tv, invece, ha preso parte alla miniserie Di padre in figlia, continuando a stregare il pubblico e i fan con il suo incredibile carisma e presenza sul set.
Ancor prima della pandemia che ci ha costretti a limitare enormemente i contatti sociali Matilde Gioli, da ragazza, ha dovuto affrontare un periodo molto difficile in cui ha dovuto rivedere tutta la sua vita e, appunto, fermarsi per un certo periodo. Ma per quale motivo? Si è trattato di una malattia o altro?
L’ evento che le ha cambiato la vita
Quando aveva 16 anni rischiò di rimanere paralizzata per tutta la vita. Mentre si trovava in vacanza studio a Londra e si era recata a fare una gita in un parco acquatico, un ragazzo di 90 chili si tuffò su di lei rompendole 5 vertebre. E’ rimasta ricoverata in Inghilterra per 4 mesi e poi, tornata in Italia, per altri 2 mesi.
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Il grave incidente ebbe conseguenze a lungo termine, per due anni dovette indossare un busto di ferro, evitando luoghi affollati e persino di andare a scuola per non prendere colpi alla schiena. Oltre a dover restare chiusa in casa durante gli anni dell’adolescenza e dover seguire la riabilitazione in ospedale Matilde Gioli fu costretta ad abbandonare tutte le attività sportive, tra cui l’amata ginnastica ritmica, ma ha poi trovato uno sfogo nel nuoto sincronizzato, praticato a livello agonistico. Dopodiché è arrivato il cinema e tutto si è sistemato nel migliore dei modi.
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