I furbetti del cashback non avranno più vita facile. Il Ministero dell’Economia ha, infatti, adottato provvedimenti per premiare l’onestà di chi effettua acquisti reali scoraggiando al contempo chi tenta di porre in essere dei trucchi, al solo scopo di aggiudicarsi il superbonus. Vediamo di capire cosa sta succedendo.
I furbetti del cashback stiano in guardia: il tempo dei trucchetti per scalare la classifica sembra essere finito. La notizia era già nell’aria ma ora il Governo ha adottato specifici provvedimenti per limitare il fenomeno dell’uso distorto dello strumento, pensato per cercare di combattere l’evasione fiscale incentivando l’uso di moneta elettronica.
Accanto al rimborso da 150 euro sulle spese in negozi fisici effettuate nel semestre è infatti possibile concorrere al superbonus da 1500 euro se si risulta essere tra i 100mila che hanno effettuato il maggior numero di transazioni nel periodo. E in molti hanno pensato di escogitare dei trucchetti per piazzarsi ai primi posti. Fino ad ora, almeno. Perché il governo è corso ai ripari, anche se in zona Cesarini. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo.
Cashback, i furbetti delle microtransazioni
Dopo la sperimentazione del dicembre scorso, il programma del cashback di stato è entrato nel vivo e il primo semestre, al termine del quale arriva il rimborso sulle spese effettuate, scade il 30 giugno. Pertanto si è giunti al rush finale, almeno per ciò che riguarda il periodo iniziale di applicazione. Al termine del semestre in corso, come chiarito anche nelle Faq ministeriali, il conteggio delle transazioni ricomincia da capo.
Alcuni utenti hanno pertanto pensato bene di usare dei sistemi alternativi per scalare la classifica rapidamente e avere maggiore possibilità di accedere al supercashback. In che modo? Semplice, effettuando delle microtransazioni, più di una in un giorno o addirittura di notte, magari proprio nello stesso esercizio commerciale o allo stesso distributore, a distanza ravvicinata. Un frazionamento nei pagamenti, insomma. Non esiste, infatti, al momento, un numero massimo di acquisti al giorno o al semestre contemplato nel programma. Ma il Ministero dell’Economia si è messo sull’attenti. E i primi provvedimenti stanno giungendo proprio in questi giorni.
Stop alle operazioni anomale
In molti stanno infatti ricevendo un messaggio, nell’app IO, che avvisa l’utente del fatto che transazioni ritenute anomale, perché dall’entità irrisoria ed effettuate a pochi secondi l’una dall’altra, verranno attentamente sottoposte a verifica. E, nel caso l’utente non riesca a dimostrare la sua buona fede, si procederà allo storno. La ratio del provvedimento è la seguente: nessun rimborso sarà concesso su movimenti che hanno come unico obiettivo quello di far scalare la classifica.
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Nessun timore, invece, per chi ha continuato a effettuare le sue spese come di consueto, per acquisti reali, in sostanza. Un provvedimento, quello del Governo, che premia gli onesti e che ha come obiettivo anche quello di limitare le criticità dello stesso cashback, pensato per una giusta causa ma con alcuni limiti, tra cui quello, non indifferente, dei costi dell’intera operazione. Intanto, comunque, una prima correzione in corsa è stata già apportata. Meglio tardi che mai.