Giorgio Tirabassi è un attore e regista, noto, tra l’altro, per lo spessore interpretativo dimostrato in Distretto di polizia, oltre che in tanti film e spettacoli teatrali. Ma un evento drammatico l’ha stravolto al culmine della carriera. Vediamo cos’è accaduto.
La vita, a volte, ha il pessimo vizio di giocare qualche brutto tiro. E, in genere, non dà modo di prepararsi. Lo sa bene Giorgio Tirabassi, noto attore cresciuto nel solco del grande maestro Gigi Proietti.
Un evento drammatico lo ha colto mentre era nel pieno della carriera. Ora la sua vita è ripresa normalmente, ma con la consapevolezza che l’imprevisto è dietro l’angolo.
Giorgio Tirabassi, talento e passione
Noto soprattutto per il ruolo di Roberto Ardenzi in Distretto di polizia e per quello di Paolo Borsellino nell’omonima serie del 2004 dedicata alla memoria del magistrato antimafia, Tirabassi quest’estate sarà tra l’altro impegnato, insieme a Hot Club Roma, con “Il fulmine a tre dita”.
Si tratta di uno spettacolo dedicato al celebre jazzista Django Reinhardt in cui Tirabassi, grande appassionato di chitarra, ha la possibilità di mettere in rilievo sia le sue doti di attore che di musicista. Un personaggio eclettico, insomma, che ha dovuto fare i conti, in un recente passato, con un momento di grande paura. Vediamo cos’è accaduto.
Timore per la sua vita: cos’è accaduto
Giorgio Tirabassi ora sta bene e programma la sua vita e i suoi progetti. Lo si vede sorridente nella galleria dei suoi profili social. Il popolare attore si è infatti rimesso ma c’è stato un momento in cui ha fortemente temuto per la sua vita. Era il 2019 e l’interprete di Distretto di polizia era impegnato in un incontro per la presentazione di un suo film che lo vedeva dietro la macchina da presa, quando ha avvertito un malore.
Ricoverato all’ospedale di Avezzano, in provincia de L’Aquila, è stato ricoverato in terapia intensiva e sottoposto ad angioplastica: si era trattato di un infarto. Oggi, come noto, le procedure sono meno invasive che in passato, e il celebre protagonista di tanto cinema e teatro è stato dimesso dopo qualche giorno. A casa ha affrontato la convalescenza e un periodo di riposo.
L’attore, schivo per natura, ha poi ammesso che avrebbe preferito non ci fosse stata rilevanza pubblica sulla vicenda, a seguito della quale ha ammesso di aver ricevuto molto affetto e anche di aver dismesso l’abitudine pessima di fumare. In un’intervista su Rai Radio2 ha spiegato di averlo fatto non solo per se stesso, ma soprattutto per le persone che lo circondano, per la sua famiglia.
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Archiviato l’infarto, l’attore ha poi affrontato la pandemia e il lockdown, potendo però contare, come lo stesso ha ammesso, su una casa in campagna e la possibilità, quindi, di movimento. La ripresa è stata totale e l’infarto non ha compromesso la possibilità, per lui, di vivere una vita normale e di perseguire i suoi progetti.
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