Maurizio Mattioli, famoso attore comico, è conosciuto soprattutto per i suoi film esilaranti. Non tutti sanno però che nel suo passato si nasconde un controverso episodio legato a un’accusa di spaccio di droga e il dramma per la perdita della moglie. I dettagli
Maurizio Mattioli è un attore, comico e doppiatore italiano. Sbarca in televisione intorno agli anni Settanta ma raggiunge il successo solo in seguito. Negli anni Novanta infatti diventa iconico il personaggio del ‘cafone’ o il ‘burino arricchito’, interpretato in diversi film come ‘Tifosi’, ‘Vacanze di Natale ’95’, ‘Il pranzo della domenica’, ‘Un’estate al mare’ , ‘Un’estate ai Caraibi’ e ‘Sapori di te’ ma la lista è ancora lunga, contando il fatto che ha preso parte a più di 90 film.
Il comico romano nei diversi anni di attività ha anche recitato con i più grandi attori nostrani e collaborato con altrettanti registi famosi. Tra tutti ricordiamo Christian De Sica, Jerry Calà e Massimo Boldi.
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La tragica perdita della moglie e la rinascita
Nella vita privata di Maurizio Mattioli oltre ai successi cinematografici c’è stato un evento che ha segnato in particolar modo la sua vita: la morte della moglie, Barbara Diviti. La donna dopo una complicanza dovuta ad un incidente non si è più ripresa e dopo sette lunghi anni di agonia e sofferenze si è spenta nel 2014.
Maurizio è riuscito a riprendersi dal grave lutto solo con la vicinanza degli amici e soprattutto grazie al lavoro di attore, che gli ha permesso di distrarsi in un momento così tragico per lui.
L’arresto per spaccio di droga
L’episodio più controverso della sua vita risale al 1995 ed è l’arresto con l’accusa di spaccio di cocaina. Proprio per questa ragione Mattioli ha passato un mese nel carcere di Poggioreale di Napoli, a cui però è seguita la piena assoluzione.
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Tutto è nato da Mario Fiega, un pentito del giro dello spaccio, ma Mattioli come è stato accertato dagli inquirenti non c’entrava proprio nulla. Come ha raccontato lui stesso l’esperienza è stata sconvolgente e ha pensato di aver perso tutto e di aver messo fine alla sua carriera. Grazie a Pierfrancesco Pingitore, dopo essere stato assolto in meno di dieci minuti, l’attore ha continuato la sua brillante carriera ed è riuscito a superare l’accaduto.